Nella quiete disarmante della Val Curiasca si nasconde un gioiello raramente esplorato, un luogo dove il tempo sembra essersi fermato e la natura abbraccia ogni angolo con cura e maestosità. Questo luogo è Rosso, una piccola frazione che, nonostante il silenzio che la avvolge per la maggior parte dell’anno, racchiude storie e segni di un passato fervido di vita e attività.

Raggiungere Rosso non è un’impresa quotidiana. Spesso, passeggiare tra le sue case significa immergersi in un silenzio quasi surreale, dove l’unica presenza è quella della natura che si risveglia o di qualche anima locale che, con dedizione, prepara il terreno per l’arrivo dell’estate. È in questi momenti di quiete che Rosso rivela la sua vera essenza, un’essenza fatta di storia, di segni lasciati dall’uomo nel corso dei secoli, di una comunità che ha saputo adattarsi e trasformarsi, mantenendo però intatto il suo spirito.

Un tempo, Rosso era un crocevia di vita e attività: ospitava una scuola, un ufficio postale, la posta dei cavalli, e persino una stazione dei carabinieri. Nel lontano 1827, divenne addirittura la sede del comune, un fulcro di vita comunitaria e amministrativa per tutta la Val Curiasca. Oggi, passeggiando tra le sue strade, si può solo immaginare la vita che pulsava in questo angolo isolato del mondo, un luogo che sembra aver conservato gelosamente i suoi segreti e le sue storie.

La discesa che conduce a Rosso, allontanandola dalla strada principale che tocca gli altri paesini da Pescina a Cimarini, sembra quasi un invito a lasciarsi alle spalle il rumore e la fretta della vita moderna per immergersi in un’atmosfera di pace e riflessione. Qui, il silenzio non è vuoto, ma pieno di voce: racconta di chi ha vissuto, lavorato, amato in queste terre. Parla delle stagioni che si sono succedute, dei cambiamenti, ma anche della costanza e della resilienza di chi ha scelto di rimanere o di ritornare per tenere vivo il cuore di Rosso.

In un mondo che corre veloce, Rosso e la Val Curiasca offrono un rifugio, un ritorno alle origini, un invito a rallentare e ad ascoltare. Ascoltare non solo il silenzio, ma le storie che sussurra il vento tra gli alberi, le pietre delle antiche costruzioni, il ruscello che scorre incessante. Rosso è una testimonianza vivente della bellezza nascosta nelle piccole cose, nella semplicità di una vita che si allontana dal superfluo per abbracciare l’essenziale.

La “Valle delle Favole” non è solo un nome: è una promessa, un invito a riscoprire la magia che solo luoghi come Rosso possono offrire. Un tesoro nascosto che attende di essere scoperto, apprezzato e conservato per le generazioni future. Un lembo di terra che, nel suo silenzio, racconta storie di vita, di passato, ma anche di futuro. Perché in ogni angolo di Rosso, in ogni sasso, in ogni via, c’è la promessa di un domani che, pur nel cambiamento, sa mantenere intatto il fascino e l’incanto di un tempo che fu.

Foto e idea da: La valle delle favole