UN SOLITARIO
Le domeniche mi incontravo nel mercato
con un amico che portava camicie patetiche
a fiori che lo trattenevano
nell’adolescente club delle felicità
poi ci vedevamo alle corse dei cavalli
bei colli di scacchi annegati nei colori
Avete visto come corrono con il fantino nella criniera?
quando il tuo cavallo vince
provi il brivido orgiastico dell’oblio
Viveva da solo nel suo appartamento e cucinava i suoi pasti
una domenica lo aspettavamo e non arrivò
pensavamo che stesse camminando sulla spiaggia
ma lunedì è apparso sui giornali
accoltellato a morte
legato ad una sedia
presero tutto
tranne il frigorifero
perché era vecchio e non si trovano pezzi di ricambio
UN SOLITARIO
Los domingos me encontraba en el mercado
con un amigo de patéticas camisas
floreadas que lo retenían
en el adolescente club de las felicidades
luego nos veíamos en las carreras de caballos
hermosos cuellos de ajedrez ahogados en colores
¿han visto cómo corren con el jockey en la crin?
Cuando tu caballo gana
obtienes la orgiástica emoción de olvidar
Vivía solo en su apartamento y cocinaba sus comidas
un domingo lo esperamos y no llegó
pensamos que estaba de paseo por la playa
pero el lunes amaneció en los periódicos
asesinado a puñaladas
amarrado a una silla
se llevaron todo
menos la nevera
porque era vieja y no se consiguen los repuestos
TAI CHI
Miraggio di vetri celestiali, somiglianze aleatorie,
torri di nebbia allargavano i pali d’acciaio
dove si dondolano gli angeli dell’aria gonfia di colombe
la fredda alba sul fetido di fogne
cavalca umanizzando il tremolio di Venere
che va fuori fuoco in un lungo angolo
perché la cataratta scolorisce le visioni
degli emigranti
nelle stanze piene di anime
Anestesia da banco e con bastone
nel parco che ancora non partorisce ombre
le anziane accettano di diventare languidi mulini
girasoli continui di tai chi chuan
e alcuni piccoli uccellini
corrono saltando senza alcuna tragedia
perché pretendere altri mondi ¬
oltre Tribeca e Chinatown?
Uccello che vola in volo intenso
se vuoi trovare le briciole cadute dall’alba
devi beccare sul bordo delle onde
nel mare degli ultimi abissi
Arrivano soffiando foglie con la sua tromba elastica
È un formichiere?
e le anziane del tai chi chuan ripetono le sue parole
affinché la sabbia non faccia rumore
In autunno ci sono dei draghi che dormono negli stagni
il loro risveglio infiammerebbe le acque
e tutto il sangue finirebbe
Dio salvi quelle anziane,
meritano la misericordia di essere guardate
spingono e attirano i ricordi
snervati, effimeri e dolci
di una giovinezza che nessuno conserva.
TAI CHI
Espejismo de vidrios celestiales, similitudes aleatorias,
torres de niebla esparcen las pértigas de acero
donde se balancean los ángeles del aire hinchados de palomas
el frío amanecer sobre peste de cloacas
cabalga humanizando el titilar de Venus
que se desenfoca en una esquina larga
porque las cataratas descoloran visiones
en emigrantes cuartos llenos de almas
Anestesia de bancos y bastones
en el parque que aún no gesta sombras
las ancianas aceptan convertirse en lánguidos molinos
girasoles continuos del tai chi chuan
y unos pequeños pájaros
corren saltando sin ninguna tragedia
¿para qué pretender otros mundos ¬
más allá de Tribeca y Chinatown?
pájaro que vuelas en intenso volar
si quieres encontrar migas caídas de la aurora
debes picotear el filo de las olas
en el mar de los últimos abismos
Viene soplando hojas con su elástica trompa
¿es un oso hormiguero¬?
y las ancianas del tai chi chuan repiten sus palabras
para que no hagan ruido las arenas
en otoño hay dragones durmiendo en los estanques
su despertar encendería las aguas
y se terminaría toda la sangre
Dios guarde a esas ancianas,
merecen la merced de ser guardadas
empujan y atraen los recuerdos
enervados, efímeros y dulces
de una juventud que nadie guarda.
IL MIO GATTO DA SOLO
Sono mesi che sono lontano da casa
e il mio gatto lascia a malapena il suo nascondiglio
Dev’essere attorcigliato tra i miei vecchi vestiti
con i suoi occhi perversi di ametista completamente all’interno
risparmiati per il giorno in cui ci incontreremo
attende di sentire la mia voce per ritornare nel soggiorno
e arrampicarmi sulle mie gambe
il suo tempo ora deve essere
come l’oscurità che è rimasta
nella fossa dei calamari
il nulla che copre il suo corpo tremante
qualcosa di interminabile per la tua concentrazione felina
una morte, due morti, tanta paura
deve pensare che l’ho abbandonato
come le scarpe a cui piace scavare
il mio gatto è l’esatto opposto dell’eternità e della brevità
perché il tempo non si nasconde
non guarda attraverso della notte
non accarezza il piede, non graffia la porta
che il gatto mi aspetta per mesi
trasforma la tristezza in stagione
ogni tanto crede di sentirmi parlare
perché suona come se i parapetti crollassero a mezzogiorno
si affaccia nel soggiorno
e crede che ci siano le mie gambe ma c’è solo il divano
MI GATO SOLO
Hace meses que estoy fuera de casa
y mi gato apenas deja su escondite
debe estar enroscado entre mi ropa vieja
con sus ojos perversos de amatista completamente adentro
guardados para el día que nos encontremos
espera escuchar mi voz para retornar a la sala
y subirse a mis piernas
su tiempo ahora debe ser
como la oscuridad que se ha quedado
en la fosa de los calamares
la nada cubriendo su cuerpo tembloroso
algo interminable para su concentración felina
una muerte, dos muertes, tanto miedo
debe pensar que lo he abandonado
como a los zapatos que le gusta escarbar
mi gato es todo lo contrario de la eternidad y de lo breve
porque el tiempo no se agazapa
no mira a través de la noche
no acaricia el pie no rasguña la puerta
que mi gato espere por mi durante meses
convierte la tristeza en temporada
a cada rato cree escucharme hablando
porque sueno a derrumbe de parapetos al mediodía
y se asoma a la sala
y cree que están mis piernas
pero solo hay sofá.
Critica: La poetica di Josè Pulido raccoglie strato dopo strato un concentrato di memoria amalgamata con la realtà. Si può cogliere un’affiliazione fecondante di quello che si è lasciato alle spalle con l’ambiente circostante. Sicuramente siamo di fronte a un poeta che si distingue da tanti altri in modo naturale, senza forzature, con un’autenticità e una cosmovisione colma di immagini insolite, con versi che evocano l’assenza, la perdita, il passo del tempo, che si detiene in immagini poetiche permanenti, in un presente senza tempo. Inoltre, la poesia di Pulido evoca una certa purezza dei sentimenti e delle azioni, illuminate per la memoria. Per esempio il poema “Il solitario” ci apre delle finestre sulla fugacità della vita, che si oppone alla perpetuità della morte, ma tutto si mescola nel quotidiano. I suoi versi si sommergono in una plenitudine per scappare dalle miserie mondane, ma non essendo isolati dalla realtà, le portano a galla.
Biografia di José Pulido: Poeta, scrittore e giornalista, è nato in Venezuela, il 1 Novembre 1945. È membro dell’Accademia Venezuelana della Lingua e membro del Collegio Nazionale dei Giornalisti del Venezuela.
Vive a Genova, Italia. Nel 2000 ha ricevuto il Premio Municipale di Letteratura, Menzione Poesia, per la sua raccolta di poesie «Los Poseídos». Nel 1989 ha vinto il Secondo Premio Miguel Otero Silva di romanzo, Editorial Planeta. Ha pubblicato nove raccolte di poesie e nove romanzi.
Fa parte dell’Antologia DI TÚ QUE HE SIDO XV Encuentro de Poetas Iberoamericanos (Antologia in omaggio a Miguel de Unamuno)); Antología Por ocho centurias, XXI Encuentro de Poetas Iberoamericanos, Salamanca, España; Mundo aquí XXIII Encuentro de Poetas Iberoamericanos en Salamanca
(Antologia Per otto secoli, XXI Incontro dei Poeti Iberoamericani, Salamanca, Spagna; Mondo qui XXIII Incontro dei Poeti Iberoamericani a Salamanca). È stato invitato a festival in Iraq, Colombia, Brasile, Cile, Spagna e Genova.
Nel 2012 ha partecipato come ospite agli Incontri dei Poeti Iberoamericani tenutisi a Salamanca e anche al XXVI Incontro dei Poeti Iberoamericani a Salamanca 2023. È stato invitato al Festival Internazionale di Poesia di Genova. Dal 2018 el Papel Literario di El Nacional pubblica le interviste che realizza acreatori e artisti nello spazio “José Pulido pregunta”.
Pubblicazioni più recenti:
El puente es la palabra Antología de poetas venezolanos nella diaspora
Compilación Kira Kariakin y Eleonora Requena, para Caritas.
Poeti Uniti per il Venezuela, Parole di Libertà (Poetas Unidos por Venezuela, Palabras de Libertad) pubblicato da Borella Edizioni, evento patrocinato dall’Associazione culturale Orquidea de Venezuela, con sede a Milano.
Heridas espaciales y mermeladas caseras, poemario, Barralibros.editores,
Nunca es un artificio el viejo exilio, Ediciones Pavilo, Manuscritos Madrileños
Los espacios del adiós y otros poemas, antología, Los mercados de Fenicia, Editorial Ítaca.
Cada ciudad dice que sí grita que no, raccolta poetica pubblicata in italiano e spagnolo fa Borella Edizioni, Milano.
Ponzoña de paisaje, romanzo, seconda edizione, Editorial Ítaca.
El canto del tuqueque, (libro in coedizione con Enrique Viloria Vera), manoscritti di Madrid, Editorial Pavilo.
Poesia e lettura di poesie, Editoriale Ítaca
Poesia newyorkese,
Enclave letteraria, serie XXVIII
Nel settembre 2022 Menzione d’Onore del Premio Internazionale di Poesia I Sor Juana Inés de la Cruz
Pubblicazione della raccolta di poesie ‘En la sombra sin fondo (Nell’ombra senza fondo), Menzione d’Onore del Premio Internazionale di Poesia I Sor Juana Inés de la Cruz, 2023
Memoria de los pecados (Memoria dei peccati), romanzo pubblicato da Barralibros Editores 2023.