Paese natìo

Di riverbero dolcezza profusa emana,

arroccato su monti

dal florido barlume boschereccio,

il mio paese natìo.

Disteso su radure

di ulivi e more selvatiche

e pascoli erbosi brulicanti.

Sentieri e vie di antica levatura

rasentano rifugi e vestigia

dalla memoria brigante.

Di lontano vette imponenti

sorvegliano le genti

dedite a fatiche contadine.

Al calar del sole un silenzio immenso

si inchina al canto della notte

e al grido fragoroso di creature tenebrose.

E la pace si distende e mi avviluppa.

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