Foto cortesia del prof. Eduardo Jose Arroyo Laguna

Biografia di
EDUARDO ARROYO LAGUNA
Nascita: Callao-Perù, 27 agosto 1948
Titolo di studio: Laureato in Sociologia presso l’Università
Sindaco di San Marco.  Lima-Perù, 1978.
Master in Sociologia presso la Pontificia Università Cattolica del Perù (2007).
Dottore in Scienze e Relazioni Politiche
Internazionale.  Università Ricardo Palma, 2012.

Ruolo: Professore incaricato presso l’Università Ricardo Palma dal 1974 ad oggi (50 anni consecutivi), Professore Principale a tempo pieno che svolge anche le funzioni di Direttore dell’Immagine Istituzionale
Professore nel Master in Sociologia presso l’Universidad Nacional Mayor de San Marcos, insegnando il Seminario sul Sistema Politico Internazionale Comparato.
Libri pubblicati: LA COSTEÑA HACIENDA IN PERÙ.
Lima-Perù, 1981. Fondazione Ford.
IL CENTRO DI LIMA: USO SOCIALE DELLO SPAZIO.  Fondazione Ebert, Perù, 1994
  LIMA: CITTÀ ANDINA E GLOBALE.  2000.
GEOPOLITICA INTERNAZIONALE.  Editoriale dell’Università Ricardo Palma, novembre 2019.
QUARTIERE DELLA MIA ILLUSIONE.  narrativa urbana,
  Edizioni El Laberinto, 1997.ANTE LA VIDA.  Poesia.  Ed. Tatuaggi, 1987.
TRA FORESTE.  Poesia, Il labirinto, 1998.
  GIARDINO DEI SOGNI.  Raccolta di poesie, 2004.

BREVE ANTOLOGIA POETICA.  Finestra Medusa Editores, marzo 2010.
  GALOPPO DELLE FATE.  Raccolta di poesie, Carpe Diem Editores, aprile 2011.

STORIE DI CANI.  Narrativa, 2014.
  Edizioni Vizio Perpetuo Vizio Perfetto.
LA MENTE DI MADRE.  Narrativa, 2014.
Fondo editoriale dell’Università Nazionale di San Marcos.  CELEBRAZIONE DEL TEMPO.  Poesia per il mio Cinquantesimo Anniversario Poetico pubblicata dalla Editoriale

  Perpetual Vice Perfect Vice, luglio 2015.

Abbonamenti:
Pas Preside Nazionale del Collegio dei Sociologi del Perù 2019-2021, 2021-2023.
Ex-preside del Collegio dei Sociologi del Perù, Regione di Lima-Callao (2015-2016).

Consiglio di amministrazione dell’Associazione Latinoamericana di Sociologia (ALAS, dicembre 2019-agosto 2022).

Membro della COMMISSIONE NAZIONALE PER IL CENTENARIO DI JOSÉ MARÍA ARGUEDAS (Risoluzione della Presidenza della Repubblica del Perù).  2011.
Dottore Honoris Causa dell’Università Nazionale Hermilio Valdizán-Huánuco.
Docente su: – Geopolitica e Relazioni Politiche Internazionali
– Il futuro dell’America Latina
– Storia urbana e identità di Lima e della gente di Lima
  – Immagini del Perù e Lima.
  – Critica letteraria e filosofica.
Ha tenuto conferenze a Rabat e Tetouan (Marocco), L’Avana (Cuba), Los Angeles e New York (USA);  Recife, Rio de Janeiro (Brasile), Buenos Aires e Resistencia-El Chaco (Argentina), Santiago del Cile.
Relatore alla Sessione LXX dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, 4a Commissione (New York, 13 ottobre 2015) sul problema Saharawi.

Domande al poeta Edoardo José Arroyo Laguna

1.Cosa significa per te l’eternità?
  
Se per l’eternità capiamo la vita per sempre muovendoci nel campo più
Alto della metafisica, parlerei a suo favore.
La chiamata alla vita eterna fortemente incoraggiata dalle credenze religiose è una delle più alte aspirazioni dell’umanità tutta.
Non credo, tuttavia, che i valori e le virtù vengano da un Iperuranio o mondo
superiore, eterno ma credo che i valori sono costruiti in una società e
in un mondo particolare.
D’altra parte, c’è il canto umano all’immortalità, comune nella poesia, che nel campo della psicologia, è noto come la legittimità di passare alla storia, di essere immortale, conosciuto, che le nostre vite non si perdano nel campo dell’oblio.
Quello nella controparte con l’idea di vittoria facile e di successo che il modello globale diffonde dappertutto.
Trovo questo bisogno di eternità e immortalità nei diversi testi sacri
come nei dialoghi e la vita e la morte di Socrate e nel romanzo greco antico
(vg. le riflessioni di Achille sull’Iliade).
Dal mondo terreno, farei equivalenze tra eternità e logica desiderio di essere immortale, vita per sempre, essere ricordato da secula seculorum, sana e legittima ambizione.

2. Quanto è importante essere amati?

È parte della realizzazione umana in tutta la sua completezza amare e essere amati. Senza l’ amore per una persona e senza sentirsi amato, la vita è vuota. L’amore è uno dei più alti risultati delle nostre vite. Mi rivolgo a Erick Fromm nel libro più bello che abbia mai letto intitolato “L’arte di amare” come i mistici cristiani che elevano l’amore ad una sfera superiore dello spirito.

3. È difficile dire oggi ciò che si pensa?

Nell’epoca attuale, afflitta dal trionfo dei tanati contro i quali abbiamo combattuto perché si imponga la forza di eros, il vitale, il costruttivo di fronte a tanta insania, dobbiamo lottare perché la verità prevalga e lì la poesia è vitale di fronte a tutte queste fake news e tutta questa follia.
Il traboccare di psicopatici deve trovare nella poesia un canto spirituale bello alla vita, al costruttivo. I poeti di oggi
stanno costruendo un nuovo mondo di fronte al male che si è abbattuto sul Pianeta.
Dire oggi la verità, ciò che si pensa con tutta naturalezza è abitualmente tergiversato.  Bisogna tornare alla naturalezza, alla sana convivenza e lì la poesia ha un effetto terapeutico sulla società.

4.La scrittura può contribuire ad acquisire la forza per capire?

Indubbiamente sì. Fa parte degli sforzi della specie umana per fare comprensibili conoscenze per tutti. È dovere del buon scrittore capire
la sua vocazione e trascendenza sociale facendo sì che l’umanità raggiunga i suoi antichi livelli di realizzazione e che la comprensione progredisca sempre promuovendo la salutare convivenza e non lo scontro,  il cannibalismo, il confronto che prevale in un mondo frammentato e polarizzato come il nostro oggi.

5. La scrittura dovrebbe essere usata solo per liberare l’oscurità dell’anima?

Non solo il buio ma il sublime, il buono, il bello in modo tale che Eros prevalga la vita di fronte alla morte.
Anche l’oscuro viene fuori nella scrittura, ma Eros deve prevalere. Questa è la lotta trascendente dell’umanità da sempre, Eros contro Tanathos

6.Quando scrivi come nella vita devi dare tutto te stesso?

Certo che sì. Scrivere è un canto alla vita, l’autenticità, un modo di realizzarsi
a pienezza. Non si scrive con forbici ma per esprimere la più profonda
dalle emozioni, dalle viscere, dalla bellezza di ogni essere umano.
Bisogna dare tutto di sé. Sarà buona poesia o narrativa quando alla qualità e
profondità del sentimento e dell’emozione, il linguaggio abbia il vestito della bellezza del testo, unendo forma e sfondo.

7. Il passato può rubarci il futuro?

Il passato, i tradizionalisti, quelli che vivono pensando che tutto
il tempo passato è stato migliore, non capiscono che la vita è vissuta intensamente oggi per costruire un futuro migliore. Vivere nel passato significa esistere (galleggiare) a differenza di come sia vivere.
La globalizzazione ha fatto sì che lo spazio planetario e il tempo,
siano universali per tutti e che la velocità voli per tutti alterandosi
il tempo politico, il tempo sociale, il tempo economico e il tempo psicologico di ciascuno come quello delle collettività.
Io credo che vivere all’indietro sia non capire che la vita si vive avanti, che solo così ci mettiamo in sintonia con le nuove tradizioni che viene a costruire la modernità. Vivere del passato o credere che il passato ti possa rubare il presente o ti ruba il futuro è non aver fatto i pagamenti con i debiti che vengono dal passato, con quello che è già stato.
Ciò non nega di considerare che in gran parte della nostra vita presente c’è un’eredità del passato e che in qualche modo la storia ci segna così.

8. Il linguaggio semplice e diretto è più vicino al cuore?

Il linguaggio semplice e diretto raggiunge rapidamente le persone ed è costruttivo mentre non cadere nel caos, il farandulesco. La poesia ha belle immagini e metafore che permettono a cose semplici e dirette di non perdere il loro messaggio, la loro profondità
e raggiungere le masse in un linguaggio costruttivo e formativo come educatore
che è il linguaggio della poetica,  forse il ritorno più alto a cui l’umanità è arrivata.

Poesie di :
Dott. Eduardo Arroyo Laguna

1- SCORRE LA POESIA

Vibra il suono della parola
mentre scorre la poesia
dopo una lunga siccità.

Le arterie della passione bruciano,
i vasi di energia, battiti cardiaci, origini,
Gilgamesh, ( Gli guh mesh)
episodi aurorali, Arca di Noè,
muscoli della storia davanti alla parata dei vecchi acadi, semiti
sistole e diastole,
Parnaso
frequenza cardiaca dell’Olimpo,
testimoni della disputa epica
tra il bene e il male
mentre galoppano furiose,
orde barbare nel cuore.

2- MISTERO NOTTURNO

La calma si posa sulla notte d’argento.
Bacio infinito di tenebre
dove la memoria
è già dimenticata.
                                                           Lontano,
Andromeda osserva con attenzione.
Un bagliore abbaglia un’anima
e attraversa il ricordo
che vaga per le solitudini
cercando eternamente
a un simile.

Il cuore si riempie di fantasmi
fecondando ombre sul petto
mentre le stelle le illuminano.
                                                           Visiono l’incontro con la notte
O Figlio del Cosmo!
e dal profondo del mio essere 
nasce un inno alla vita,
al suo enigma e al suo splendore,
ai miei genitori morti,
eroi e amici,
                                           
grato di darmi la gioia  di avvicinarmi all’Universo,
                                                            mulinello che ingoia tutto con amore,
senza pietà.

Ho creduto per un momento,
dopo aver meditato a lungo,
che la notte mi avesse dato il suo segreto.

Allora fui
Dio della creazione,
la forza che ha fatto nascere tutto
come al principio dei tempi.

In più fu soltanto una passeggera illusione.
                                                               Continuo assorto                                   contemplando in silenzio il mistero della notte.

3- INNO ALLA VITA

Con alti impegni
Saremo ansiosi di attraversare l’infinito stanco.
Sfideremo il mondo ostile
attraversando il sole e la sua strada
davanti all’oceano bronzato                       mostrando quel valore  
che l’essere umano è sicuro di sé. 
E alla fine,
brilleremo come dei. 
Dalle vette che sostengono l’Universo,
su onde di mare tempestoso,
tra boschi di pini e casuarine odorose,
nelle sabbie dei deserti in fiamme,
cantiamo gioiosi di essere vivi        
immersi
nel flusso del profondo mistero e la bellezza.                                                                  
Traduzione poetica dallo spagnolo all’ italiano di Elisa Mascia, poetessa bilingue, recensionista, promotrice culturale, autrice di Alessandria today Magazine e blog personale nonsoloarteepoesia Magiche Emozioni dell’Anima


Traducción poética del español al italiano por Elisa Mascia, poeta bilingüe, crítica, promotora cultural, autora en la revista Alessandria Today y del blog personal nonsoloarteepoesia Magiche Emozioni dell’Anima




CURRICULUM

Nombre: EDUARDO ARROYO LAGUNA
Nacimiento: Callao- Perú, 27 de agosto de 1948
Grado Profesional:    Licenciado en Sociología por la Universidad 
Mayor de San Marcos. Lima-Perú, 1978.
Magíster en Sociología por la Pontificia

Universidad Católica del Perú (2007).
Doctor en  Ciencia Política y Relaciones   
Internacionales. Universidad Ricardo Palma,   2012.                                                    
Trabajo: Catedrático Nombrado en la Universidad Ricardo Palma desde 1974 hasta la actualidad (50 años consecutivos), Profesor Principal a Tiempo Completo desempeñando además las funciones de Director de Imagen Institucional
Profesor en la Maestría en Sociología de la Universidad  Nacional Mayor de San Marcos dictando el Seminario de Sistema Político Internacional Comparado.

Libros publicados: LA HACIENDA COSTEÑA EN EL PERÚ. 

Lima-Perú, 1981. Fundación Ford.

EL CENTRO DE LIMA: USO SOCIAL DEL ESPACIO. Fundación Ebert, Perú, 1994
LIMA: CIUDAD ANDINA Y GLOBAL. 2000.
GEOPOLÍTICA INTERNACIONAL. Editorial de la  Universidad Ricardo Palma, noviembre de 2019.
BARRIO DE MI ILUSIÓN. Narrativa urbana,
Ediciones El Laberinto, 1997.ANTE LA VIDA. Poemario.  Ed. Tatuajes,1987.

ENTRE BOSQUES. Poemario, El Laberinto,1998.
JARDÍN DE ENSUEÑOS. Poemario, 2004.

BREVE ANTOLOGÍA POÉTICA. Ventana de  Medusa Editores, marzo 2010.
GALOPE DE PARCAS. Poemario, Carpe Diem Editores, abril de 2011.

HISTORIAS DE PERROS. Narrativa, 2014.
Ediciones Vicio Perpetuo Vicio Perfecto.
LA MENTADA DE MADRE. Narrativa, 2014.
Fondo Editorial de la Universidad Nacional Mayor de San Marcos. CELEBRACIÓN DEL TIEMPO. Poemario por mi Cincuentenario poético publicado por la Editorial 

Vicio Perpetuo Vicio Perfecto, julio de 2015.

Membresías:
Pas Decano Nacional del Colegio de Sociólogos del Perú 2019-2021, 2021-2023.
Pas-Decano del Colegio de Sociólogos del Perú, Región Lima- Callao (2015-2016).

Pas directivo de la Asociación Latinoamericana de Sociología (ALAS, diciembre de 2019-agosto de 2022).

Miembro de la COMISIÓN NACIONAL POR EL CENTENARIO DE JOSÉ MARÍA ARGUEDAS (Resolución de la Presidencia de la República del Perú). 2011.
Doctor Honoris Causa de la Universidad Nacional Hermilio Valdizán- Huánuco.
Conferencista sobre: – Geopolítica y Relaciones Políticas  Internacionales
– El futuro de América Latina
–  Historia urbana e identidad de Lima y del limeño
–   Imágenes del Perú y de Lima.
–   Crítica literaria y filosófica.
Ha dictado conferencias en Rabat y Tetouan (Marruecos), La Habana (Cuba), Los Ángeles  y New York (EEUU);  Recife, Río de Janeiro (Brasil), Buenos Aires y Resistencia-El Chaco (Argentina), Santiago de Chile.
Expositor en la LXX Sesión de la Asamblea General de Naciones Unidas, 4a Comisión (New York, 13 de octubre de 2015) sobre el problema saharaui.

Preguntas

1.¿Qué significa para ti la eternidad?
  
Si por eternidad entendemos la vida por siempre moviéndonos en el campo más
alto de la metafísica, hablaría a favor de ella.
El llamado a la vida eterna muy fomentado por las creencias religiosas es una
de las más altas aspiraciones de la humanidad toda.
No creo, sin embargo, que los valores y virtudes vengan de un Hiperuranio o mundo
superior, eterno sino que creo que los valores se construyen en una sociedad y
en un mundo concreto.
De otro lado, existe el canto humano a la inmortalidad, común en la poesía, eso que
en el campo de la   psicología, se conoce como la legitimidad de pasar a la historia,
de ser inmortal, conocido, de que nuestras vidas no se pierdan en el campo del olvido.
Eso en contraparte con la idea del triunfo fácil y el éxito que el modelo global difunde
por todos lados.
Encuentro esta necesidad de eternidad e inmortalidad en los textos sagrados diversos
como en los diálogos y vida y muerte de Sócrates y  la novelística griega antigua
(vg. las reflexiones de Aquiles en La Iliada al respecto).
Desde el mundo de lo terrenal, haría equivalencias entre la eternidad y la lógica
ansia de ser inmortal, vida por siempre, ser recordado por secula seculorum, ambición sana y legítima.

2. ¿Qué tan importante es ser amado?

Es parte de la realización humana en toda su completud el amar y el ser amado. Sin el
amor a una persona y sin sentirse amado, la vida está vacía. El amor es uno de los más
altos logros de nuestras vidas. Recurro a Erick Fromm en el libro más hermoso que he leído
titulado “El arte de amar” como a los místicos cristianos que elevan el amor a una
esfera superior del  espíritu.

3. ¿Es difícil decir hoy lo que se piensa?

En la época actual, plagada del triunfo de tanatos frente a los que luchamos
porque se imponga la fuerza de eros, lo vital, lo constructivo frente a tanta insanía,
debemos luchar porque la verdad se imponga y ahí la poesía es vital frente a
tanta fake news y tanta locura. El desborde de lo psicopático debe encontrar en la
poesía un canto espiritual bello a la vida, a lo constructivo. Los poetas de hoy
están construyendo un nuevo mundo frente a la maldad que se ha aposentado
en el planeta.
Decir hoy la verdad, lo que se piensa con toda naturalidad es habitualmente
tergiversado.  Hay que volver a la naturalidad, a la sana convivencia y ahí la poesía
tiene un efecto terapéutico en la sociedad.

4.¿La escritura puede ayudar a adquirir la fuerza para entender?

Indudablemente que sí. Es parte de los esfuerzos de la especie humana para hacer
entendibles los conocimientos para todos. Es deber del buen escritor comprender
su vocación y trascendencia social logrando así que la humanidad llegue a sus mayores
niveles de realización y que el entendimiento  avance siempre fomentándose la sana
convivencia y no el enfrentamiento,  el canibalismo, la confrontación que prima en un
mundo fragmentado y polarizado  como el nuestro en la actualidad.

5. ¿La escritura sólo debe usarse para sacar la oscuridad del alma?

No solo lo oscuro sino lo sublime, lo bueno, lo bello de tal modo que Eros prime frente
a tanatos, la vida frente a la muerte.
Lo oscuro también sale en la escritura pero Eros debe primar. Esa es la lucha trascendente
de la humanidad desde siempre, Eros versus tanatos.

6.¿Al escribir como en la vida hay que darlo todo de sí?

Claro que sí. Escribir es un canto a la vida, la autenticidad, un modo de realizarse
a plenitud. No se escribe con cortapisas sino para expresar la más profunda
de las emociones, lo que sale de las entrañas, lo bello de cada ser humano.
Hay que darlo todo de sí. Será buena poesía o narrativa cuando a la calidad y
profundidad del sentimiento y la emoción, el lenguaje tenga el ropaje de la belleza del texto uniéndose forma y fondo.


7. ¿El pasado puede robarnos el futuro?

Los pasadistas, los tradicionalistas, aquellos que viven pensando que todo
tiempo pasado fue mejor, no entienden que la vida se vive intensamente hoy
labrando así un mejor futuro. Vivir en el pasado es existir (flotar) a diferencia
de lo que es vivir.
La Globalización ha logrado que el espacio planetario y el tiempo,
se hagan universales para todos y que la velocidad vuele para todos alterándose
el tiempo político, el tiempo social, el tiempo económico y el tiempo psicológico
de cada uno como el de las colectividades.
Yo creo que vivir reculando hacia atrás es no entender que la vida se vive hacia
adelante, que solo así nos ponemos en onda con las nuevas tradiciones que
viene construyendo la modernidad. Vivir del pasado o creer que el pasado te
puede robar el futuro o te roba el futuro es no haber hecho las liquidaciones
con las deudas que vienen del pasado, con lo que ya fue.
Eso no niega considerar que en mucho de nuestra vida presente hay una herencia del pasado y que de alguna manera, la historia nos marca así.

8. ¿Está más cerca del corazón el lenguaje simple y directo?

El lenguaje simple y directo llega rápido a la gente y es constructivo mientras
no caiga en lo chabacano, lo farandulesco. La poesía tiene bellas imágenes y
metáforas que permiten que lo simple y directo no pierdan su mensaje, su profundidad
y llegue a las masas en un lenguaje constructivo y formativo como educador
que es el lenguaje de la poética,  tal vez el vuelto más alto al que ha llegado la humanidad.


Poemas Eduardo Arroyo Laguna

1- FLUYE LA POESÍA

Vibra alborozada la palabra
al fluir la poesía
tras larga sequía.
Se incendian las arterias de la pasión,
los vasos de la energía,
latidos,
orígenes,
Gilgamesh,
episodios aurorales,
Arca de Noé,
músculos de la historia ante el desfile de viejos acadios, semitas,
sístole y diástole,
Parnaso ritmo cardíaco del Olimpo,
testigos de la épica disputa
entre el bien y el mal,
mientras galopan furiosas hordas bárbaras en el corazón.

2- MISTERIO NOCTURNO

La calma se posa sobre la noche plateada.
Beso infinito de tinieblas
donde la memoria
es ya olvido.

Lejos,
Andrómeda observa.
Un resplandor deslumbra a un alma
y atraviesa el recuerdo
que vaga por las soledades
buscando eternamente
a un semejante.

El corazón se llena de fantasmas
fecundando sombras en el pecho
mientras las estrellas las alumbran.        
Visiono
el encuentro con la noche
¡ Oh, Hijo del Cosmos!
y desde lo profundo de mi ser  brota un himno a la vida,
a su enigma y brillo,
a mis padres ya muertos,
héroes y amigos,
agradecido por darme el gozo 
de hermanarme al universo,
                                                            remolino que lo traga todo  con amor, sin piedad.
Creí por un momento,
tras mucho meditar, que la noche me  daba su secreto.
Fui entonces
Dios de la creación, la fuerza
que hizo nacer todo
como al principio de los tiempos.
Mas todo fue sólo ilusión  pasajera         Aún sigo absorto contemplando en silencio
el misterio nocturno.

3- HIMNO A LA VIDA

Con erguidos afanes
ansiosos cruzaremos el cansado infinito.

Desafiaremos al mundo hostil
cruzando el sol y su camino
ante el bronco océano
                                                            mostrando ese valor  que tiene el ser humano seguro de sí mismo. 
Y al fin, brillaremos como dioses. 

Desde cumbres que sostienen al universo,
sobre olas de mares borrascosos,
entre bosques de pinos y casuarinas olorosas,
en las arenas de desiertos ardientes,
cantamos gozosos
de estar vivos   inmersos en el flujo del profundo misterio
y la belleza.            

                     
                     


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