Matteo Bassetti, rinomato medico infettivologo, aveva già sollevato preoccupazioni riguardo l’arrivo del fentanyl sul mercato della droga italiano alcune settimane fa. Recentemente, queste preoccupazioni sono diventate realtà quando è stato segnalato il sequestro di una dose di oppioide, mischiata con eroina, a Perugia. Questo evento ha attivato il sistema di allerta nazionale, evidenziando la gravità della situazione.

Il fentanyl è un potente analgesico oppioide, che dovrebbe essere utilizzato esclusivamente sotto stretta supervisione medica per il trattamento di dolori gravi. Tuttavia, negli ultimi anni è stato sempre più utilizzato nel mercato nero come sostituto dell’eroina, guadagnandosi l’inquietante soprannome di “droga degli zombie”. Il suo impiego in questo contesto ha avuto conseguenze devastanti: solo nel 2022, il Centers for Disease Control (CDC) ha registrato oltre 100.000 morti causate da intossicazione acuta da fentanyl.

Gli spacciatori trovano vantaggioso usare il fentanyl per “tagliare” l’eroina principalmente per due motivi: il suo basso costo e la sua elevata potenza. Essendo un oppioide sintetico, il fentanyl può essere prodotto in laboratorio senza la necessità di coltivazione, riducendo così i costi di produzione. Inoltre, data la sua potenza, ne bastano quantità minime per produrre un numero elevato di dosi.

Bassetti mette in guardia: l’uso del fentanyl rappresenta un rischio significativamente maggiore rispetto all’eroina e alla morfina, non solo per la sua elevata potenza ma anche per la difficoltà nel controllarne la dosatura, il che aumenta drasticamente il rischio di overdose mortale.

L’allarme scattato a seguito del recente sequestro è un chiaro segnale che il problema del fentanyl richiede una risposta coordinata e robusta. È fondamentale implementare strategie di prevenzione efficaci e promuovere una maggiore consapevolezza sui pericoli associati all’uso di sostanze stupefacenti, specialmente quelle adulterate con sostanze potenzialmente letali come il fentanyl. Bassetti chiama a una mobilitazione sia delle autorità che della comunità per affrontare questa emergenza sanitaria crescente.