Il poeta

La storia di Jack McEvoy, reporter di cronaca nera, abituato a scrivere sulla morte.

Questa volta, però, la morte gli porta una storia davvero dura da scrivere, densa di un mistero che deve risolvere a ogni costo per vendicare suo fratello.

Un assassino a piede libero si diverte a uccidere firmandosi con frasi del poeta Edgar Allan Poe.

La storia si snoda in quasi cinquecento pagine che scivolano via senza fatica, catturati dalla scrittura mozzafiato e simile a una sceneggiatura di Michael Connelly: dialoghi, descrizioni di luoghi e personaggi e colpi di scena si susseguono in maniera inaspettata e perfetta coinvolgendo il lettore.

Il caso coinvolge immediatamente l’FBI, i media, tocca una nota dolente come la pedofilia: bambini e poliziotti, nell’arco di poco tempo si sono ritrovati senza vita, coi volti sfigurati e altre terribili mutilazioni ad opera del “Poeta.”

Quando ormai tutto sembra riportare gli uomini della giustizia sulla sue tracce, grazie a un piccolo dettaglio notato da Jack, il caso si rimette in discussione.

Per smascherare “Il poeta” occorrono sangue freddo, determinazione, nessun passo falso e molta astuzia.

Jack, divenuto fido collaboratore della polizia, possiede tutto ciò, talvolta, forse anche eccessivamente, anche dubitando di qualcuno a lui molto caro…

Sete di giustizia, amore e passione si legano perfettamente durante tutto il corso del romanzo.

Michael Connelly, ex giornalista di cronaca nera del “Los Angeles Times”, grande maestro del thriller, ha ricevuto nel 2000 il premio Bancarella con “Il ragno”. Ha pubblicato, inoltre, “Vuoto di luna”, Ghiaccio nero”, “Il buio oltre la notte”, “La bionda di cemento”.