Pablo_Neruda_1963

Le tue mani, di Pablo Neruda

Quando le tue mani muovono,

amore, verso le mie,

cosa mi portano in volo?

Perché si sono fermate

sulla mia bocca, all’improvviso,

perché le riconosco

come se una volta, prima,

le avessi toccate,

come se prima di esistere

avessero già percorso

la mia fronte, la mia cintura?

La loro morbidezza giungeva

volando sul tempo,

sul mare, sul fumo,

sulla primavera,

e quando tu hai posato

le tue mani sul mio petto,

ho riconosciuto quelle ali

di colomba dorata,

ho riconosciuto quella creta

e quel colore di grano.

Per tutti gli anni della mia vita

ho vagato cercandole.

Ho salito scale,

ho attraversato scogliere,

mi hanno trascinato via treni,

le acque mi hanno riportato,

e nella pelle dell’uva

mi è sembrato di toccarti.

Il legno di colpo

mi ha portato il tuo contatto,

la mandorla mi annunciava

la tua morbidezza segreta,

finché si sono strette

le tue mani sul mio petto

e lì come due ali

hanno concluso il loro viaggio.

da: libreriamo.it

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