Facebook vuole sapere cosa penso, di Anna Giancarlo

Facebook vuole sapere cosa penso, 

ebbene la domanda è lecita la risposta facoltativa. Comunque stavo proprio riflettendo sulla situazione mondiale:

la stragrande maggioranza reputa ultra moderno, scientifico e risolutivo il sistema
mondiale ai problemi dell’umanità che
permea ovunque oggigiorno.
Niente di più disastroso e falso.
Abbiamo potuto constatare che in molte
Nazioni permea la povertà estrema e tutto inizia da qui, per non parlare di guerre e conflitti, della violazione dei diritti umani,
la dipendenza e lo sfruttamento ect. ect.,
potrei continuare ma la lista è troppo lunga.
È bastato un invisibile virus per creare
panico sull’impero mondiale dell’umanità e
ancora viviamo un altalenarsi di “è finita
è stato sconfitto oppure siamo di nuovo
in emergenza”. Finchè l’uomo non imparerà
che difficilmente potrà dirigere se stesso
sul suo egoismo, sul suo essere così
precario nulla riuscirà facile anzi gli ostacoli
saranno sempre maggiori e le perdite umane
incontrollate. Si deve iniziare a “nettare”
i nostri cuori, le nostre coscenze, ad amare
il nostro prossimo, che non sono quelli che
già amiamo (la nostra stretta familiare,
i nostri amici più cari) ma proprio coloro che
ci hanno o stanno procurando seri problemi.
Sono approdata su questo Social per
poter seguire una persona cara che vive
lontano e devo dire che tra necessità e
curiosità mi sono trovata molto…bene ma
ora si svela davanti al mio sguardo qualcosa di poco piacevole: contese, ipocrisie, falsità
gelosie, invidia…
Un parlare in modo subdolo per creare quel vuoto o addirittura annientare chi “ha osato”
contrariare chi si ritiene superiore.
Quel piedistallo su cui si sono posti prima o poi crollerà e soltanto allora si renderanno conto che fra le mani non c’è altro che il nulla.
L’umiltà premia e non la ricchezza materiale
tantomeno la superbia.
L’umiltà, è una virtù che la detiene chi non ama sopraffare il suo simile e soprattutto
crede che l’altro sia migliore di se stesso.
Non a torto Gabriel Garcia Marquez
affermava:

HO IMPARATO 

CHE UN UOMO 

HA IL DIRITTO DI GUARDARE

DALL’ ALTO IN BASSO UN ALTRO UOMO

SOLO PER AIUTARLO 

A RIMETTERSI IN PIEDI.

Quindi abbiamo tutti da imparare, nessuno

escluso. Ognuno di noi può donare qualcosa

all’altro e viceversa e soprattutto lungi da noi l’illusione di risolvere i gravi problemi che affliggono l’intera umanità…

Buona serata…

Anna Giancarlo