Quei Giorni Assieme in Java, una storia vera di Carlo Gabbi, poeta italiano in Australia – parte 1° e 2°

Scritto da © Carlo Gabbi –

INTRODUZIONE

Questa storia è dedicata a te, Francisca, in ricordo di quei magnifici giorni trascorsi assieme nella tua terra piena di preconcetti e vecchie tradizioni. Ti sentivo ribelle, sentivo che una donna come te desiderava più libertà di quanto il tuo popolo concede a loro. In questo mio racconto, che tu mi chiedesti allora, oltre quindici anni fa, cercherò di rispecchiare in pieno il tuo pensiero e quell’infinito tuo desiderio di sentirti libera di amare per amore e non in un pre arrangiato volere  matrimoniale tra le famiglie le quali, laggiù, nei vostri paesi, sono schive di tenere in considerazione i desideri, aspirazioni, sogni di una giovane sposa, mettendo al di sopra dei piaceri affettivi, riflessi da un animo sensibile di donna, null’altro che valori materiali con uno scambio di beni che servono ad arricchire la famiglia dello sposo. Matrimoni che diventano null’altro che un baratto al lato della strada nel sobborgo locale.

Scrivendo di te ora, a distanza di anni, ritornano in me molte dolci memorie, che sento a volte struggenti, ma che mi hanno reso sicuro di una cosa. Forse è vero che il tuo ricordo si era assopito nel tempo, ma so ora che mai veramente ti ho dimenticata. Ritrovando le tue foto è ritornato intenso il desiderio ti sentirti vicino, come allora, desidero guardare lo splendore dei tuoi occhi scuri e le tue labbra disegnate con quel rossetto violaceo che tanto ti si addiceva. Sento oggi, come lo era ieri, i palpiti e i desideri di quell’amore carnale, che tanto ti rendeva regale. Era pura lussuria che ti distingueva, forse come un marchio di valore perché era il tuo ed apparteneva in quel modo unicamente a te, che sapevi amministrare con bravura a coloro con cui volevi partecipassero al tuo connubio d’amore. Dimmi come umanamente sia possibile poterti dimenticare? Ti sento più che mai accanto a me e, credimi, riaccendi in me il desiderio di averti, come allora, sentire nuovamente il tuo corpo vibrare, sussultare, gioire… mentre ricevevi e donavi amplessi che mai potrò scordare.

Purtroppo, nel mio peregrinare da luogo a luogo, ho perso nel tempo tutti i contatti con te. Cercai, ma senza riuscire. Mai ti trovai nuovamente. Ora è solo ricordo. Ma spero che un giorno troverai questo mio scritto che navigherà per te a lungo nell’etere e apparirà on line. Fammi sapere se questo miracolo avviene, dammi tue notizie e te ne sarò grato.

Quei giorni passati assieme in Java

Quanto leggete qui in questo frontespizio è importante per comprendere l’enorme differenza di pensiero e di costumi che esiste in questo paese che vado a presentarvi, rispetto a quello che voi lettori Italiani siete usati vivere nella vostra vita quotidiana. Penso che senza conoscere queste cose basilari in cui vi introduco mai potrete apprezzare la storia che andrò a narrarvi.

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L’Indonesia è formata da un interminabile collana di isole, grandi e piccole che sono sparse nell’immensità dell’Oceano Indiano, che scorrono come una lunga linea che attraversa la linea dell’equatore ed inizia in East Timor (Nuova Guinea), immediatamente al di sopra del territorio Australiano, e che si allunga per migliaia di chilometri verso nord-west sino a raggiungere i confini della Thailandia. Questo è un paese vastamente popolato, che si trova nella regione Equatoriale con immense foreste fitte e primitive, e presenta contrasti enormi, di vita, abitudini, cultura ed educazione. Questo paese ha pure la sua jungla di asfalto, nel nucleo della capitale Jakarta, con oltre 8 Milioni di abitanti, e trova poco al di fuori della periferia urbana la vera jungla di fitte foreste tropicali con alberi pregiati di teak e rasamal, mescolati a banani e mangoes, ma non dobbiamo dimenticare la parte migliore formata dalle sue superbe orchidee che trovano vita attraccate alle giunture dei rami alti della foresta. La fauna e ricca in questo naturale “Habitat” che dà vita ad una larga varietà di scimmie, rinoceronti aventi un unico corno, tigri, volpi, e cinghiali i quali spadroneggiano in quel loro regno creato nell’immensa foresta tropicale.

 Purtroppo, in questa grandezza della creazione di Dio esiste la usuale incomprensione umana, verso quelle poche cose che erano rimaste agli stati primordiali, negli ultimi cinquant’anni il 50 % di questa prodigale bellezza e stata distrutta con la deforestazione. Queste foreste per vastità e valore di risorse naturali sono paragonabili a quelle che si trovano nell’Amazonia in Brazil.  

Il popolo ed i dialetti parlati in questi paesi sono molteplici e così pure lo sono le religioni che vanno dall’Induista alla Buddista e a quella Cristiana. Predominante e l’Islamismo, che forma un gruppo di maggiori proporzioni a quello del Medio Oriente ed è il maggiore tra gli stati Asiatici. Con le molteplici religioni, questo paese presenta stili differenti architettonici nell’interpretazione di bellezza nella loro costruzione dei templi, molti dei quali sono arcaici che risalgono al decimo secolo. Altri, sono molto più recenti ma non di meno famosi, in templi Buddisti, Induisti ed Islamici. Naturalmente non mancano neppure le molte bellezze naturali che sanno incantare, allorché ci si muove da luogo a luogo.

Ripeto che questa è terra di contrasti, dove accanto ad una popolazione erudita ed abbastanza agiata, che vive nella citta`, troviamo allo stesso tempo, appena al di fuori dei perimetri cittadini, sparse in giro capanne primitive costruite con bambù e foglie di palme, che seguono lo zigzagare degli innumerevoli corsi d’acqua i quali sono numerosi e che si trovano ai limiti delle immense foreste tropicali. In questi luoghi non vi è sentore di civiltà. Mai questi luoghi hanno visto strade, mezzi di comunicazione, scuole od altre cose importanti ed alle quali l’umanità oggi dipende. Tutto è rimasto allo stato primordiale, e lo sono pure quelle migliaia di persone che vive tuttora in questi luoghi in uno stato semiselvaggio, sfamandosi con i frutti offerti loro dalla natura che trovano abbondanti nelle foreste e nei fiumi e pure quelli appaiano selvaggi, creando quell’atmosfera possente e ruggente di vita primitiva.

Non dimentichiamo pure che questa è terra di vulcani. Sono a migliaia con lunghi fumaioli che lanciano vapori alti nei cieli, qualora sono calmi, ma son pur capaci di grandi rovine e devastazioni qualora i bollori interni li fanno eruttare tutto all’intorno, capaci a distruggere tutto. Molti di questi vulcani corrono lungo le sponde dei mari, sicché quando sono arrabbiati sono capaci di creare i Tsunami, con morti e distruzioni enormi. Quando quei cataclismi arrivano sembra che tutti i loro dei furentemente si azzuffano, creando orrende punizioni ai propri accoliti.

Ma debbo ancora dirvi l’ultima grande verità di questa terra di contrasti. Credetemi, qui e` una cosa comune e sorprendente. È solamente in questa parte del mondo che si possono trovare le donne più belle che siano state create e desiderate da ogni più stravagante sogno di uomo. Hanno l’aspetto delle Veneri, con corpi incantevoli, pelle chiara e vellutata, capelli lunghi e lisci, occhi profondi e scuri, seni elegantemente eretti verso il cielo, ed in più hanno talento. Sono nate per donare il piacere dell’amore e sono capaci nel loro ruolo di ammaliatrici.

Continua…

PARTE DUE

Questa terra, nella storia ha conosciuto i primi “Conquistadores” sin dai lontani tempi delle prime esplorazioni. Così nacque la prima colonizzazione Portoghese. Naturalmente, come tutti i colonizzatori furono crudeli, usando il loro pugno d’acciaio, verso questi popoli, rubando le loro terre, ricchezze, valori morali. Li ridussero schiavi nelle piantagioni di caffè e alberi di gomma. Mai diedero nulla ai nativi, nei lunghi secoli che seguirono. Ma come legge di natura, anche il loro dominio venne ad una fine e lo fu all’inizio della Seconda Guerra Mondiale quando questo immenso mondo cadde sotto il giogo dell’occupazione Giapponese.

Possiamo quindi affermare che mai prima questo popolo aveva conosciuto una propria indipendenza od una forma di governo democratico. Lo fu, forse più in parole che fatti, al termine di quella guerra mondiale che vide il giogo coloniale portoghese, e l’occupazione Nipponica finire. Alla fine fu creata una nuova forma elettiva, anche se palesemente mascherata dietro una forma democratica, che durante i seguenti quaranta e più anni, vide al comando di quella nuova nazione due presidenti di nomi altisonanti, Sokarno e Suharto, ex generali entrambi che seppero dominare il paese con un forte braccio di ferro. Nacque in quel modo il Regime dei Generali, i molti diretti dipendenti a quei Presidenti. Erano gli esecutori dei poteri ed ottennero completa autorità sulla giurisdizione territoriale a loro assegnata, governando in modo despota e pensando come prima cosa al proprio benessere personale. Divenne facile per loro predominare sopra l’ignoranza e la miseria della massa, ed in questo modo accumularono immense fortune ed accumularono sotto il loro nome personale un giro di affari che li tramutò nel breve tempo di anni entro i nuovi e più potenti arricchiti nel paese.

Ma naturalmente i soprusi creano pure malumori anche in una terra come questa, dove esistono molte differenze sociali e culturali. Si crearono odi da parte del meno abbietti verso coloro che erano al potere. E fu una cosa abbastanza facile, poiché questo e` il più grande paese Islamita esistente nell’Oriente e dove ai loro molti fedeli religiosi c’è la credenza dell’“Jihadismo”.  Ossia lotta religiosa che attraverso i secoli ha sempre avuto un numero alto di accoliti pronti a tutto pur di raggiungere la fama di eroi. Ma quale mai è questa virtù? La si ottiene unicamente uccidendo il nemico e di morire sul campo di battaglia così da ottiene i privilegi di quel (Five Stars) paradiso lussuoso di concubine e banchetti regali.

 Le moschee divennero così luoghi comuni di indottrinazione, propaganda e fanatismo per quei facili accoliti. I militari li perseguitarono ed incarcerarono quei fanatici, ma poi cosa mai successe? Questi terroristi incarcerati dalle loro celle divennero i profeti ed iniziarono la loro indottrinazione sulla massa di carcerati che incominciò ad idrolizzarli aprendo così le porte a nuova violenza, fabbricando prima bombe e, poi usarle, in modo indiscriminato uccidendo centinaia di turisti che sempre si trovano dispersi attorno quelle isole che corrono da Bali alla stessa Jakarta.

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 Quanto vado a narrare di seguito e la storia reale di come venni a conoscere una giovane donna, nata e crescita in questi luoghi di cui ho appena dato una descrizione. Avvenne in quei giorni passati ed in breve tempo fummo molto amici.

Era la figlia di uno di quei Generali di cui vi ho parlato. Con i soldi del padre generoso aveva creato una nuova casa farmaceutica e lei, era parte co-proprietaria assieme al padre ed era lei stessa la rappresentante dei propri prodotti farmaceutici nei vicini paesi Asiatici e pure Australiani. Benché giovane seppe creare in breve tempo un piccolo impero perché lei era una donna capace ed astuta, creando così per se stessa quella vita indipendente che e` negata ad una donna che vive nelle leggi del suo paese con tale religione e costumi troppo retrogradi ed esclusivi per il sesso maschile. Era una vera menefreghista dei loro costumi secolari, e si prese libertà inconcepibili nella stretta mentalità religiosa dominante, l’Islamismo.

Il ricordo di lei ritornò in me repentino, mentre rovistavo in una larga scatola di cartone, nella quale avevo seppellito vecchie fotografie ed altre cose scritte.

Tra quelle cose ritornate alla vita improvvisamente, vi erano sue fotografie ed anche una “cassetta” nella quale vi era registrata una nostra lunga conversazione che ben presto andrò a rivelarvi.

Non posso dirvi di quanto, nel riveder quelle foto, e nel risentire la sua voce sia ritornato in me il piacere di averla ritrovata e di sentire quell’imperioso desiderio del suo corpo flessuoso ed incantevole.

Tutte queste premesse che ho scritto per voi sono state necessarie pe creare, in voi lettori, la visione del luogo e comprendere questo paese affascinante e pieno di tradizioni, bellezze e contrasti.

Continua…