Su Rai1 è andato in onda sabato sera in prima serata il film “Ottilie von Faber Castell – una donna coraggiosa”.

Ma chi è questa Ottilie?
Nacque il 6 settembre 1877, primogenita del conte Wilhelm e della contessa Bertha von Faber, che erano a capo dell’azienda Faber che produceva matite e altri articoli per le Belle Arti. Situata a Stein nei pressi di Norimberga, l’azienda era stata fondata nel 1758 ed iniziò a produrre e commerciare matite sin dal 1761 esportandole in tutta Europa.
Aveva quattro fratelli minori (Sophie, Lothar, Hedwig e Alfred) e in famiglia era soprannominata Tilly.
Suo nonno Lothar von Faber creò una fondazione per garantire che la sua vasta proprietà fosse inalienabile e indivisibile e quindi potesse essere ereditata dalle generazioni future in tutta la sua interezza. Il discendente maschio avrebbe dovuto essere il proprietario della fondazione e se la linea maschile si fosse estinta, sarebbe andata alla figlia maggiore Ottilie.
Il padre morì di infarto all’età di 42 anni e ciò vanificò le speranze di Lothar di lasciare in eredità il lavoro della sua vita a un erede maschio. Dopo la sua morte nel 1896, Ottilie, ancora minorenne a quasi 19 anni, essendo la nipote maggiore divenne proprietaria della vasta tenuta appartenente alla sua famiglia.
La società A.W. Faber, tuttavia, non faceva parte della fondazione. Entrò in azienda tramite la quota esclusiva della vedova di Lothar, la nonna di Ottilie. Secondo le istruzioni lasciate da Lothar nel suo testamento del 1896 ella avrebbe dovuto mantenere le organizzazioni da lui introdotte e continuare ad affidare la direzione nelle mani di dipendenti fidati.
Con grande gioia di Ottilie senior von Faber, sua nipote Tilly sposò il conte Alexander zu Castell-Rüdenhausen nel 1898.
Prima di morire, Lothar von Faber aveva deciso che il nome “Faber” avrebbe dovuto essere mantenuto in ogni caso nel momento in cui l’erede dell’azienda si sarebbe sposata. Di conseguenza, quando la baronessa Ottilie si sposò si creò il nuovo cognome di von Faber-Castell che ancora oggi fa riferimento ad una delle più importanti aziende della produzione di matite colorate e altri articoli di cancelleria.
La vedova di Lothar, Ottilia senior, fu sollevata per aver trovato nel conte Alexander qualcuno che si prende carico delle responsabilità per il bene di tutta l’azienda e dei suoi dipendenti “come avrei fatto con mio figlio” (Ottilie von Faber alla principessa Emma zu Castell-Rüdenhausen, 20/6/1898). Lo inserì in azienda come socio nel 1900 e gli affidò la gestione.
Dopo la sua morte nel 1903, sua nipote Ottilie ereditò l’intera azienda. Come socio congiunto, Alexander continuò a ricoprire la carica di amministratore delegato e sotto la sua guida l’azienda tornò a prosperare e raggiunse grandi successi.
La Contessa Ottilie diede alla luce la sua prima figlia nel 1899 e venne battezzata con il nome di Elisabeth. Dopo aver avuto tre figlie, la coppia finalmente diede alla luce il figlio ed erede Roland nel 1905. Il figlio Wolfgang, nato nel 1902, morì dopo appena pochi mesi dalla nascita.
Nel 1906 i conti si trasferirono nell’elegante nuovo castello vicino alla fabbrica, edificio di rappresentanza sia della famiglia che dell’intera proprietà. Considerando il vasto patrimonio dei Faber-Castell, il castello divenne il centro della vita sociale della zona.

La Prima guerra mondiale diede inizio ad un profondo cambiamento sociale e politico: l’equilibrio mondiale, che in Germania in particolare era ancora dominato da un’élite aristocratica, collassò e l’entusiasmo iniziale per la guerra si trasformò presto in disillusione.
Quando scoppiò la guerra, il conte Alexander dovette trasferirsi in Belgio con dispiacere di Ottilie che raramente aveva l’opportunità di visitare la sua famiglia a Stein. I lunghi periodi di separazione tra Alexander e Ottilie misero a dura prova la loro relazione e la coppia si allontanò.
Quando Ottilia si innamorò del barone Philipp von Brand zu Neidstein, chiese ad Alexander di divorziare; egli accettò la richiesta di separazione e Ottilie iniziò una nuova vita. Lasciò il castello e l’azienda all’ex marito e passò la sua quota al figlio Roland; a lei rimase una rendita vitalizia annuale del patrimonio famigliare.
Nel 1918 sposò Philipp von Brand zu Neidstein, anch’egli divorziato e andò a vivere con lui nel suo castello a Neidstein vicino a Etzelwand in Oberpfalz.
Il conte Alexander era ora l’unico proprietario dell’azienda. Sposò la contessa Margit von Zedtwitz nel 1920; suo figlio Radulf deceduto nel 2004 nacque nel 1922. Un anno prima della sua morte, Alexander riacquisì il suo nome di nascita di zu Castell-Rüdenhausen e morì nel 1928 all’età di 62 anni. Riposa non nella tomba di famiglia a Stein, ma nella sua tenuta di Schwanberg, vicino a Castell. Suo figlio Roland gli succedette come unico erede.
Ottilie morì nel 1944.
Nel 1998 la scrittrice tedesca Asta Scheib le ha dedicato un romanzo biografico intitolato Eine Zierde in ihrem Haus. Die Geschichte der Ottilie von Faber-Castell.

Post di Vera Bardi