Raoul Bianchini: Nel giorno della ricorrenza della tua scomparsa ti scrivo queste righe carissimo Giorgio Albertazzi

Ti scrivo  Giorgio ,questo mio messaggio nella ricorrenza della tua scomparsa.

“Mai ti dimenticherò tu maestro straordinario che mi invitasti ai tuoi 4 volte 20 anni nel foyer del Teatro Argentina”….a te devo la mia prima pubblicazione nel contesto di quel giornalismo che per noi contava. E contava pure parecchio visto che apparteneva a quell’ambito editoriale dove uno le notizie le aspettava, dove non si viveva in “live e in like”. 

Quando sfogliare un giornale dove c’era un tuo pezzo era un privilegio non una consuetudine. Dove c’era l’attesa per quella intervista che dovevi far uscire. Sapevi implicitamente che la gente l’avrebbe letta a suo tempo ed in particolare perché ne aveva voglia non di certo per una notifica che “Forzatamente aprivi”. 

Ti vidi la prima volta all’interno di Palazzo Altemps a Roma…nello spettaccolo “Luna Nuova di Fine Estate”….poco dopo o poco prima mi dicesti “Io non ho 80 anni Raoul, ma 4 volte 20 anni”, ti chiesi in quella circostanza : ” Mi spieghi il dubbio Amletico?”. Ridendo…mi disse .. “Essere o non Essere?.”.., -Si risposi – Disse “Essere-Re o non Essere-Re”.. Quello era il dubbio shakespeariano di Amleto perché egli in effetti era un Re… Per finire queste righe quel bacio sulla guancia in conferenza stampa ad Elisa Pellegrini, meravigliosa compagna di quegli anni che sarebbero diventati una vita.

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