Massimo Sartelli:

Il virus sta circolando ed i numeri sono chiari. L’unico modo che abbiamo per ridurre la circolazione del virus è interrompere quel circolo infettivo che permette al virus la diffusione da persona a persona.
Il green pass è la risposta che la politica ha definito per limitare questa diffusione. Come ogni legge va accettata e rispettata e soprattutto va adattata ad un contesto pandemico in cui probabilmente la buona volontà dei cittadini non è più sufficiente a integrare il controllo dell’infezione alla ripresa di una parvenza di vita sociale normale.
Indipendente dalla legge ci sono poche cose che si devono fare per contrastare la diffusione del virus, che aumenterà inevitabilmente in autunno, quando vivremo più al chiuso. Questo può essere fatto riprendendo una consapevole nuova “normalità”.
Intanto vacciniamoci. Mentre la copertura vaccinale sta aumentando in valori assoluti per averle estesa ai più giovani con ottime risposte….ci sono fasce di età ancora troppo poco vaccinate. Non ci sono solo i 4,4 milioni di over 50 senza neanche una dose di vaccino. Guardando il report vaccinale del governo, aggiornato alle 9 del 11 agosto, non hanno fatto neanche la prima dose oltre 3,3 milioni nella fascia tra i 30-39 anni (poco meno del 50% della platea) e poco più 3,5 milioni nella fascia tra i 40-49 (poco meno del 40%).
Capisco l’incertezza e i dubbi ma mettendo sulla bilancia i rischi ed i benefici del vaccino, i benefici che il vaccino offre sono marcatamente superiori sia per proteggere se stessi dalla malattia, sia per limitare la diffusione dell’infezione ai propri famigliari ed alla comunità in cui viviamo.
Potendo essere anche il vaccinato, in maniera minore, veicolo del virus che comunque molto probabilmente non darà nel vaccinato una malattia severa, dobbiamo continuare a portare tutti la mascherina al chiuso ed all’aperto in caso di assembramenti.
Pur riprendendo a dare alla nostra vita una parvenza di normalità dovremmo cercare di evitare assembramenti evitabili. Ciò non significa non riprendere una vita sociale. Significa riprenderla con buon senso e usare una mascherina se ci dovessimo trovare coinvolti in assembramenti. Essendo le mani un veicolo di infezione continuiamo a mantenere una adeguata igiene delle mani con preparati alcolici che sono sicuri, pratici ed economici.
Inoltre c’è il tracciamento. Indipendentemente dal tracciamento sanitario ufficiale, che i servizi di prevenzione stanno mantenendo al di sopra delle proprie possibilità, dovrebbe essere scontato e di buon senso isolarsi se si sa di essere stato a contatto stretto con una persona positiva. Non è una colpa diventare positivi lo è diffondere il virus…
Questo per dire che ci sono le leggi, ma ancora prima ci sono delle responsabilità che abbiamo verso noi stessi e verso gli altri.