Luoghi, personaggi, fatti e leggende

Sassuolo e il suo fantastico Palazzo Ducale, di Luciana Benotto

Sassuolo conserva interessanti testimonianze del suo passato che lo vide libero Comune e poi piccola Signoria prima sotto i Della Rosa, indi i Pio di Carpi e infine, gli Este i quali, a partire dalla seconda metà dei Seicento, fecero realizzare il fantastico Palazzo Ducale.

Nel 1634 l’architetto Bartolomeo Avanzini ebbe l’incarico dal duca Francesco I di trasformare il castello dei Pio in un luogo di villeggiatura e svaghi; egli creò un vero e proprio gioiello barocco collocato in rapporto scenografico col vecchio nucleo abitato. Il progetto prevedeva, infatti, la realizzazione di un ampio viale di accesso sfociante nella piazza Della Rosa, una sorta di palcoscenico concepito per esaltare la monumentalità della residenza principesca. L’interno fu affrescato da Jean Boulanger, affiancato da decoratori, plastificatori e scenografi. 

Lungo il viale che porta al Palazzo Ducale sorge l’oratorio di San Francesco in Rocca, un tempo cappella ducale, collegato alla residenza da un percorso pensile segreto. All’interno vi è una splendida decorazione pittorica eseguita dal Boulanger, fatta di colonne, ghirlande, baldacchini, arazzi, vasi e sfondati a cielo aperto che culminano nella raffigurazione del Santo seduto sul Carro del Tempo. La chiesa custodisce la preziosa reliquia del Sacro Tronco, un crocefisso attorniato da angeli e da una Maddalena piangente che viene portato in processione la sera del Giovedì Santo.

Giunti al palazzo si possono visitare molte sale dipinte dal fantasioso Boulanger, che suscitano sorpresa e meraviglia in ogni visitatore. Al piano terra si può ammirare l’Appartamento dei Giganti, mentre al piano nobile, cui si accede tramite lo Scalone d’Onore, stanno 28 ambienti tra cui l’Appartamento del Duca, la Galleria di Bacco, la Camera dell’Amore, la Sala della Fortuna, il Salone delle Guardie e l’Appartamento d’Orlando. Nel grande parco si trova poi la Vasca, una piscina circondata da false rovine che suggeriscono l’idea di un’antica città sommersa, mentre un viale prospettico conduce al Casino del Belvedere, dove si possono ammirare 12 tempere raffiguranti le ‘Ville di Delizia degli Estensi’. 

Sassuolo è notoriamente la capitale della piastrella, e a questo prodotto l’Associazione Industriale Assopiastrelle ed il Comune hanno dedicato un museo che ha sede nella Palazzina della Casiglia, portata agli antichi splendori da Gae Aulenti. Ma Sassuolo è anche un posto dove si mangia bene; qui un pranzo che si rispetti deve cominciare cogli affettati misti accompagnati da sottaceti, cui deve seguire un piatto di tortellini in brodo e un bollito misto e infine il dolce detto Bensone, ovviamente il tutto deve essere annaffiato dal Lambrusco. E chi volesse portarsi a casa qualche specialità gastronomica può puntare sul Parmigiano Reggiano, l’aceto balsamico, lo zampone, il vino, ma anche i due liquori locali: il Nocino, fatto con le noci immature colte nella notte di San Giovanni, e il Sassolino, a base di anice stellata.

Palazzo Ducale: ven. sab. dom. 10.00 – 19.00 

Palazzina della Casiglia: per inf. http://www.confindustriaceramica.it