Mihaela Ghidanac• Addetta vendite presso Scarpe & Scarpe
Era l’ultima delle “ragazze dell’anagrafe”. Perché lei, Pasqualina Perrella, all’anagrafe ci lavorava davvero.
Per oltre un anno, tra il 1943 e il 1944, insieme a quattro sue colleghe e al podestà del paese, San Donato Val di Comino (Frosinone), ha salvato la vita di un numero incalcolabile di ebrei destinati ai lager nell’unico modo possibile: falsificando i loro documenti.
Bambini, donne, uomini, salvati con un tratto di penna, perché allora un certificato poteva fare la differenza (davvero) tra la vita e la morte.
Quando i nazisti le scoprirono, furono tutte catturate e destinate ad Auschwitz, e solo per un colpo di fortuna Pasqualina riuscì a sfuggire a quel viaggio della morte.
Si è conquistata così altri 77 anni di vita, di memoria, di testimonianza instancabile. Fino a pochi giorni fa, quando se n’è andata all’età di 99 anni.
Era l’ultima delle ragazze dell’anagrafe ancora in vita.
Le esistenze, quelle grandi, quelle che – in questo clima infame – dovremmo celebrare senza tregua.
Affinché tutti sappiano e nessuno dimentichi
Buon viaggio Pasqualina