E’ ancora un pensiero distopico
che si avvita
urlando incoerenza
tempesta d’incolpevoli rimorsi
come un bagliore
inciso del derma
quell’ oscurità
ricolma di senso
che io insisto a chiamare
vergogna.
Se solo potessi suggerne
l’essenza
distillata in soave fragranza
la verserei intonsa
in un calice inebriante
sublime anima smarrita
vita che urla
d’essere abbracciata.