Pietro Piazzolla

Pietro Piazzolla. Buona Destra: La solitudine del medico di base 

Una certa politica ha calcolato che vaccino e pnrr sarebbero bastati per superare la pandemia e con frizzante spensieratezza si è dedicata ad altre priorità. Un cambio di governo qui, una maggioranza da rinsaldare là, le elezioni del Presidente della Repubblica capitate, pare, all’improvviso.

E mentre il cittadino attendeva fiducioso misure strutturali che consentissero una convivenza con il virus non a colori alterni, organizzazione e pianificazione hanno lasciato il posto a decisioni ritenute frutto di improvvisazione e compromesso al ribasso da persone ben più autorevoli di me. Tra tutti, Crisanti.

Tra gli operatori sanitari che si sono trovati catapultati in prima linea nella gestione quotidiana dei problemi causati direttamente o indirettamente dal Covid-19 sicuramente ci sono i medici di base. Ed è a loro, primo filtro tra cittadino e sistema sanitario, che andrebbe dedicata un’attenzione maggiore.

Oltre a dover gestire il carico di lavoro ordinario, fatto di pazienti con esami spesso imprenotabili e visite specialistiche da programmare, sono divenuti infatti il riferimento dei pazienti positivi al Covid che dalle ASL vengono puntualmente dirottati su di loro per quasi tutte le richieste. 

Il nodo è che i medici di base non sono in grado di risolvere quasi nessuno dei problemi per i quali vengono contattati, poiché non attrezzati degli strumenti necessari da parte di quei servizi di sanità pubblica che con troppa facilità ne hanno esteso le responsabilità. Questo a danno principalmente del cittadino, il quale aumenta il proprio carico di frustrazione e rabbia, spesso rivolgendolo proprio contro operatori sanitari incolpevoli.

La logica emergenziale con cui molto è stato deciso (o eluso) finora dovrebbe essere messa da parte e un bilanciamento serio delle responsabilità, frutto di un dialogo tra le parti coinvolte, sarebbe auspicabile. 

A due anni dall’inizio di questa pandemia non è possibile essere ancora in attesa di interventi diversi dalla “vigile attesa” sperando “che passi la nottata”, a tutti i livelli.