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Un nome seminato dalla vita,
Umanità dolente porta in petto
Senz’arroganza e con gran rispetto,
Servitore degli umili m’appare.
Di lui serberò un gran ricordo
Unico a porgermi la mano
Quando del #Kashmir la petizione
Scelse la via europea dell’azione.
Infame come l’onda del rifiuto
D’ogni accordo da parte indiana
Per il peccato originario d’un Maharajah
Che la terra consegnò al suo alleato.
Approvato per l’apatia d’un mondo,
Più che mai cieco e sordo
Per inerzia e per l’economia,
Dei diritti umani l’asfissia.
Sempre così volge la canzone…
Ora che giaci nel mondo dei giusti,
L’anima tua ascende in sospensione
Senza il fardello di preoccupazioni.
La tua missione ora in terra lascia
Un segno indelebile a noi umani,
Autentica missione umanitaria
Per le generazioni di domani.
Franca Colozzo @All rights reserved
***
In memory of David Sassoli
A name sowed by life,
Sore humanity carries in the chest
Without arrogance and with great respect,
Servant of the humble, he appears to me.
I will keep a great memory of him
The only one to hold out his hand
When the petition of #Kashmir
Chose the European way of action.
Infamous was the wave of rejection
Any agreement on the Indian side
For the original sin of a Maharajah
Who offered that land to his ally.
Approved for the apathy of a world,
More blind and deaf than ever
For inertia and economic interests,
So oblivious to human rights.
This is how the song always turns …
Lying now in the world of the righteous,
Your soul ascends in suspension
Without the burden of worries.
Your mission now on earth leaves
An indelible mark to us humans,
Authentic humanitarian mission
For the new coming generations.
Translated by Franca Colozzo
Franca Colozzo – Siamo, come italiani, fieri di aver avuto un giornalista e un politico della sua stazza. Il mondo ha più che mai bisogno di uomini come lui, la cui etica è super partes al di là delle barriere ideologiche e di appartenenza ad una comunità. Resterà sempre nei nostri cuori come una persona soprattutto umana. Grazie David Sassoli, RIP.
La mia esperienza diretta mi ha portato ad elogiare l’opera di un politico, come David Sassoli, che da sempre mi ha affascinato per la sua umanità di fondo.
Pur non avendo avuto l’onore di conoscerlo personalmente, posso solo dire che, tra i tanti politici italiani e mondiali cui ho scritto in passato per l’annosa questione del Kashmir, l’unico che ha sempre risposto alle mie lettere e petizioni europee è stato lui.
Chi ha inviato una delegazione in Kashmir? Non quella famigerata di Le Pen, sponsorizzata dal P.M. indiano Modi per coprire gli orrori di stampo nazi-fascista che sta perpetrando in quella bellissima ma infelice terra, ma quella di parlamentari europei inviati da lui per monitorare ciò che stava accadendo sotto gli occhi velati del mondo.
Ecco il sentimento umanitario che David Sassoli è riuscito a trasmettere, non solo a me, ma a tanti altri.
L’omaggio post mortem, che ha ricevuto e continuerà a ricevere nel tempo, non è comparabile con quello di altri politici, fatto salvo Sandro Pertini, almeno per me, altro grande uomo che riusciva a trasmettere empatia ed umanità.
Pochi ricorderanno altri personaggi, oggi sulla cresta dell’onda, molti invece non si dimenticheranno di lui, soprattutto come uomo portabandiera dei diritti umani e dei valori sani della democrazia.