VALZER

Suona un organetto,
Il freddo è terribile.
Su un tappetino balla
un cane coi sonagli al collo.
E il portinaio ha aperto
il suo sportello e grida,
fa segno al suonatore,
gli ordina di andarsene.

Il padrone non vede,
da tempo è cieco,
il padrone non sente –
assordato dal valzer.
E il cane non osa
interrompere la danza:
intirizzisce e respira
e danza di nuovo.

NINA BERBEROVA, 1924 tr. Maurizia Calusio.

Due strofe di 8 versi ciascuna. La lirica è un felice esempio di poesia visiva: un quadretto realista, di genere, in una piazza di San Pietroburgo; il cui protagonista è il cane. Notevole la capacità di sintesi della poetessa: poche parole, scelte accuratamente, curando i particolari.