sono smantellata, senza 
pensieri 
nulla di Alice e del suo paese
in me
la guardo di traverso
la voce in 
disordine e le parole:

“io” fluttua in molti modi
di squilibrati assaggi
e altalene 
tanti
quanti il padre e la madre
nel cartamodello
abbandonato 
sul lettino di Freud

il cartamodello il cartamodello
-suggerimento di Alice-
era lui il padrone.
mentiva
dentro piacevoli informazioni
di sogni cocciuti
e delizie di confusioni 

avverto Alice di non andare con nessuno se non lo conosce

e Freud che voleva farmi
crescere la barba
per radere via qualcosa
di me
senza tagliarmi la testa!