ROMA 07/11/!816
A JANE AUSTEN
Carissima Jane, amica amatissima ho appreso notizie
del tuo stato di salute …ma tu non abbatterti, vedrai che una cura
mirata alla malattia di Addison non tarderà a essere scoperta. Il
coraggio alla fine ti premierà dalle pene e disagi di questa convivenza
non gradita. Jane amica mia, il ricordodella nostra conoscenza iniziato
nel 1785 presso l’istituto Abbey Scool di Reading in compagnia della tua
amata sorella Cassandra non mi abbandona, spesso di nottemi tiene compagnia
nel rievocare i giorni spensierati e felici della nostra novella età quando i leggiadri studi
integravano le nostre convesazioni su ragionamenti fantasiosi e pindarici legati all’età.
Nell’ultima lettera mi hai informata del tuo nuovo romanzo e mi hai presentato Emma, la
protagonista di questo tuo nuovo lavoro con queste testuali parole: ” Sto per descrivere
un’eroina che non potrà piacere a nessuno, fuorché a me stessa.” Mi chiedi un parere
sulle caratteristiche caratteriali di Emma, sai bene che condivido i tuoi personaggi perché
sei tu che li partorisci, sono figli tuoi, tutti belli e completati nel proprio ruolo. quello che
mi ha colpito di Emma è la sua bellezza con un’intelligenza non comune ma con il brutto vizio
di voler combinare matrimoni. Se ho ben compreso; Emma alla fine dopo tanti intrighi e
disappunti cerca di rimediare ai suoi errori, sposandosi con Mr. Knightley , di Harriet e
Mr Martinè quello di Jane e Frank …
L’amore, il matrimonio e anche la rappresentazione della classe media borghese dei nostri tempi
sono il tuo forte. Va bene così! Sono sicura, che anche questo romanzo avrà lo stesso successo degli altri che l’ hanno preceduto; tu non commetti sbaglio, quando sei ispirata, la tua penna completa dei capolavori, sei nata per questo, per fare la scrittrice, il tuo dipingere ritratti sociali con una precisazione narrattiva innarrivabile ti contraddistingue.
Confessoche ogni volta che arriva un tuo scritto, mi precipito nell’aprirlo, per annusare e sentire un profumo familiare invadermi a portarmi da te.
Ti sono riconoscente a tenermi sempre informata della tua vita di donna e di scrittrice, per darmi
coraggio a continuare a rispondere alle tue lettere, mi hai scritto: “Una persona che sa scrivere una lunga lettera confacilità non può scrivere male.”
E’ lodevole da parte tua ma sai bene che non sono una scrittrice; sono solouna tua ammiratrice che ama
le tue tematiche introspettive alla riceca di una soluzione , tema affrontato nei tuoi romanzi precedenti incluso come la famiglia Bennet.
Jane, sei una persona complessa, capace di cogliere sfumature anche quando non si notano, tu riesci
a estrarle a farne dei personaggi con vizi e virtù.
Non mollare Jane, abbi cura di te e della tua persona .
Aspetto conansia la tua risposta per continuare a parlarmi delle tue fantasie e aggionarmi sulle vicende della tua famiglia.
Noi, cittadini romani dopo l’abdicazione di Napoleone firmato nell’aprile scorso, stiamo vivendo
un clima di attesa per quello che succederà.
TI bacio scrittrice amica mia,alla prossima.
La tua Meghy
Pubblicata in antologia Premio Letterario