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Franco Lorenzoni 29 Agosto 2022

PAROLE LIBERE

“Chiariamolo subito e diciamolo a voce alta: riguardo al tempo scuola e al tempo di apertura delle scuole oltre l’orario scolastico per ospitare altre attività – scrive Franco Lorenzoni – nessuna riduzione è accettabile perché più avanzano gli squilibri del pianeta e le crisi e le guerre, mettendo in discussione i nostri modelli di vita e di sviluppo, più abbiamo bisogno di istruzione, cultura, ricerca e innovazione…”. Tre proposte su quanto possono fare subito le scuole per cominciare ad affrontare la crisi energetica

Circolano ipotesi surreali e proposte scandalose riguardo al tempo scuola. Poiché l’autunno si annuncia pieno di difficoltà ed incognite dovute all’eccezionale rincaro del prezzo del gas e non solo, c’è chi ha pensato che anche le scuole dovrebbero fare la loro parte chiudendo il sabato, riducendo l’orario o persino tornando in alcune occasioni alla Didattica a distanza.

Chiariamolo subito e diciamolo a voce alta: riguardo al tempo scuola e al tempo di apertura delle scuole oltre l’orario scolastico per ospitare altre attività nessuna riduzione è accettabile perché più avanzano gli squilibri del pianeta e le crisi e le guerre, mettendo in discussione i nostri modelli di vita e di sviluppo, più abbiamo bisogno di istruzione, cultura, ricerca e innovazione.

A scuola si possono ridurre i consumi riscaldando a non più di 18 gradi; si possono dotare tutti gli istituti di pannelli solari, come già si sarebbe dovuto fare da tempo e s’è fatto troppo poco; si possono compiere ristrutturazioni che migliorino le coibentazioni e tutte le scuole dovrebbero ambire a divenire esempi concreti di risparmio energetico efficace per il proprio territorio. 

Negli edifici scolastici si dovrebbe poter monitorare giorno dopo giorno, in maniera trasparente, quanto e come si consuma cosa per l’illuminazione e il riscaldamento, in modo da farne oggetto di studio, ricerca e proposta di miglioramento.

Nella nostra scuola di Giove (Terni), ad esempio, da tempo ci sono pannelli solari sul tetto e sono stati utilizzati fondi pubblici per la messa in opera di un moderno impianto di riscaldamento a pavimento, forse il più adatto per rendere accoglienti gli ambienti di studio, di ricerca e di gioco, specie per i più piccoli.

Insomma di cosa da fare ce ne sono molte, a patto che si discuta del tempo scuola solo per incentivare il tempo pieno in tutto il paese e aprire le scuole a molteplici attività più tempo possibile