Foto di repertorio di: Foto LaPresse – Claudio Furlan 26/7/2019 Milano, Italia Cronaca Chiusura aereoporto di Linate, ultimi voli dallo scalo milaneseNella foto: l’aeroporto di Linate

Post pubblicato l’ 8 agosto 2021Aggiornamento: Oggi gli italiani giovani e anziani emigrati all’estero sono aumentati a 5,8 milioni di persone.

Giovani in fuga dall’Italia, poveri e pensionati alla fame

di Pier Carlo Lava

Alessandria: Un Governo che non si preoccupa di dare lavoro ai giovani  costretti pertanto ad emigrare per cercare un futuro, che non pone alcun rimedio alle diseguaglianze sociali che hanno raggiunto livelli insopportabili e ingiustificati in una società civile, con milioni di poveri e pensionati al minimo non è un Governo della gente comune ma solo di alcune fasce sociali minoritarie e abbienti del paese, che nonostante la crisi di questi anni si sono ulteriormente arricchite, perciò non merita di essere riconosciuto e questo indipendentemente dal colore politico.

Gli immigrati che sbarcano sulle coste della Sicilia quando partono evidentemente non sanno ancora che l’Italia non è più il bel paese anche se nella loro situazione è sempre preferibile cercare di fuggire in qualsiasi modo anche rischiando la vita, da paesi come Siria, Libia, Iraq, Nigeria, ecc., dove oltre alla fame si rischia ogni giorno la vita. 

La crisi perdurante dal 2008 è tuttora ampiamente certificata dai dati Istat che evidenziano, oltre alla disoccupazione, in particolare quella giovanile, anche una costante perdita del potere di acquisto negli anni di stipendi e pensioni, un dato quest’ultimo che ovviamente si riflette sui consumi degli italiani e quindi su commercio e imprese.

Questa situazione sta spingendo molti giovani italiani e non solo ad emigrare verso altri paesi nei quali sussistono maggiori possibilità di trovare lavoro, Europa, Stati Uniti ma anche Argentina, Australia, Canada, Cina e negli Emirati Arabi.

Le aree del nostro paese dalle quali partono il maggiore numero di giovani italiani in cerca di un futuro migliore sono: il Nord Italia (Lombardia e Veneto) ma la maggior Regione per flussi assoluti è la Sicilia e al quarto posto la Campania. Le partenze prevalenti dal Nord Italia sono verso il Regno Unito mentre dal Sud sono verso la Germania.

Alla luce dei dati sopra indicati emerge ulteriormente che l’Italia non è più un paese per giovani e purtroppo nemmeno per anziani dato che milioni di italiani hanno pensioni da fame.

Con la pandemia la situazione è ulteriormente peggiorata sia in termini di vittime che di perdita di posti di lavoro, anche se nei primi mesi del 2021 c’è un aumento dell’occupazione, un dato incoraggiante anche se resta ancora da fare per raggiungere la situazione del 2019 e ovviamente con la speranza che si riesca a debellare definitivamente la pandemia che ancora ci perseguita.

In questo contesto fa da contrasto il fatto che in questi anni di crisi compresi gli ultimi due circa il 10% degli italiani che detengono oltre il 50% della ricchezza del paese hanno ulteriormente visto crescere il loro patrimonio, con un conseguente aumento delle diseguaglianze sociali a scapito dei molti soliti noti, lavoratori e pensionati.

Una diseguaglianza mai così elevata negli ultimi decenni fra le classi sociali, alla quale pare che nessun Governo, indipendentemente dal colore politico abbia mai saputo o voluto porre rimedio.

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