Gesualdo Bufalino – Wikipedia

ESERCIZIO CON SENTIMENTO

Per l’alto cielo odoroso d’arance
e di camicie nude al davanzale,
come caro lo scroscio che m’assale
di sole tardo la povera guancia.
Oh riaprirsi all’affettuosa lancia,
tornare uccello di giovin ali …
vita, puoi dunque ancora non far male,
se mi dai questa incredibile mancia.
Ma tu, cuore, detrito di tempeste
inaccadute, che pensi, che dici,
nel girotondo d’arancia celeste?
sapessi riparlarne con gli amici,
ritrovare una sera le tue feste,
ingenui moti, vanità felici.

GESUALDO BUFALINO

Poesia di 14 endecasillabi; rime: arance/guancia/lancia/mancia, davanzale/assale/ali/male, tempeste/celeste/feste, dici/amici/felici. Bufalino definisce questa sua poesia, fatta di riflessione concettuale e di sentimento, ‘Esercizio con sentimento’. Descrive un paesaggio: il cielo che profuma di arance, le camicie stese ad asciugare, il sole caldo che colpisce la sua guancia indifesa. Il poeta vorrebbe essere un uccellino, che non riceve il male dalla propria vita; chiede al proprio cuore, ferito da tempeste non accadute, cosa pensa e cosa dice; gli piacerebbe parlarne con gli amici, facendo con loro festa una sera, esprimendo affetto ingenuo e vanità felice.

Tomba di Gesualdo Bufalino – Wikipedia

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