Annunciazione della Primavera
Nel Primstav, l’antico calendario scandinavo, il 12 marzo è indicato con una colomba appoggiata su un cristogramma associato a San Gregorio. Si diceva che in questo giorno, l’arrivo delle colombe (che sono gli animali sacri al santo), annunciavano una precoce primavera. Un po’ come abbiamo visto ieri con il soffio di Zefiro, quale annuncio primaverile.
Ma la cosa curiosa è che il popolo scandinavo (norvegesi e danesi in particolare), non avevano una grande affinità con le colombe; l’avevano invece con i corvi. Per gli antichi erano questi neri pennuti ad annunciare la primavera. E’ quindi possibile che una vecchia usanza pagana sia stata acquistita nel cristianesimo e modificata quel tanto per renderla “propria”.
Non sarebbe la prima volta che il cristianesimo si appropria di una tradizione pagana. E non sarebbe nemmeno la prima volta che cambia i corvi in colombe. Avete presente il Diluvio Universale? Nei miti mesopotamici avviene l’esatto contrario di quanto raccontato nella Bibbia: la prima a essere fatta volare è la colomba, che torna perché non trova terra asciutta. Giorni dopo è il turno del corvo, che invece non torna più, perché la Terra è finalmente libera dalle acque.
Parallelamente, nelle Faroe Islands situate fra Scozia e Islanda, oggi si festeggia il ritorno delle beccacce di mare e, anche in questo caso, si considerano annunciatrici di primavera. Segno che questa particolare giornata e relativa ricorrenza, comune popoli diversi, trae origine da un passato estremamente lontano.
Il Primstav è un antico calendario utilizzato in Scandinavia nella primissima era cristiana e testomonia una coscienza ibrida cristiana e pagana. Molti dei giorni si riferiscono ai santi cristiani e molti altri offrono tradizioni di eventi agricoli, previsioni di modelli meteorologici e pratiche pagane paragonabili alla geomanzia.
Illustrazione di Teresa Winchester
Alessandria today Magazine - Pier Carlo Lava 