Di Cristina Pipoli

Il portone d’ingresso di ”Casa Vacanze Antico Poggio” presenta una cornice in pietra con a lato due fiori scolpiti.

I due fiori laterali hanno sei petali e richiamano il fiore della vita; essi riportano a un significato solare universale e positivo che appartiene a culture antichissime, un tempo veniva inciso su: mobili in legno, culle di neonati, architravi di porte e finestre, scolpito sulle mura di chiese, chiostri, cripte e monasteri.

Il simbolo si può infatti incontrare non solo in tutta Italia, ma fin dai tempi più remoti in vari paesi d’Europa, dell’Africa e dell’Asia.

Questi simboli risalgono ai primi decenni del XVI secolo, si trovano: nell’area montana appenninica, all’entrata di diverse case private in provincia di Rieti e dell’Aquila.

La loro origine risale all’epoca Etrusca, in ambito precristiano il fiore a sei petali costituisce un simbolo solare di rinascita, quindi di buon auspicio per la vita ultraterrena. Nell’arte sacra cristiana il fiore a sei petali, composto di cerchi, simboleggia l’infinito che racchiude tutto cioè Dio.

Il simbolo che si trova sull’architrave, rappresenta il Cristogramma ed è composto dalle tre lettere iniziali delle parole Iesus Hominum Salvator .

Sotto troviamo il monogramma della Madonna, una M sormontata da una A, che si intersecano.

Questo arco con i suoi preziosi simboli ha fatto da cornice a una manifestazione che ha visto la famosissima scrittrice Maggiorina Tassi con il suo libro: ”un campo di papaveri rossi” e Luciano Bonventre presidente della compagnia degli Zanni essere i protagonisti di uno scambio culturale tra regioni: il Lazio e la Puglia.

Ci sono tanti modi di fare attivismo, portare l’attenzione ai borghi dove si può ancora vivere il turismo lento ed essere i protagonisti di un viaggio che arricchisce è uno di questi.