RECENSIONE:

Uno stridio di gabbiani ci accoglie in una sala dove il palcoscenico è interamente ricoperto di un telo. Siamo immersi simbolicamente nelle acque dell’isola Eea la cui spiaggia è presumibilmente collocata aldilà del palcoscenico, oppure è vero il contrario, siamo noi nella terraferma e stiamo avvicinandoci al personaggio che intuiamo ci stia raggiungendo dal mare una volta superata la barriera del telo? Poco importa, quello che ci preme è il realizzarsi di un incontro con la persona e la cui figura, presente dietro il telo, si materializza attraverso la sua ombra ingigantita da un gioco di luci. Inizia a parlare per raccontare la sua storia ma, più che narrarla, la rivive con variazioni di tonalità che passano dal discorsivo al drammatico, fino a raggiungere l’urlato rabbioso che accompagna il gesto distruttivo che squarcerà il telo. Si rivela così, Circe, in un abito verde silvestre, esiliata sull’isola dai famigliari impauriti dai suoi poteri magici acquisiti dalla scoperta di una pianta particolare. Nella sua memoria ricompaiono i primi disagi incontrati nella solitudine dell’isola ma anche le sue scoperte delle molteplici virtù e insidie delle varie piante delle quali potrà servirsi nel bene e nel male. L’esilio non ha domato il suo animo resosi impetuoso a causa dell’ingiustizia subita quando aveva cercato invano di affermare la sua personalità di donna sapiente che sfuggiva agli schemi prestabiliti di una società patriarcale. E ora si vendica con gli uomini che sbarcano nella sua isola: seduttiva, indossa scarpe di colore rosso fuoco, accoglie gli approdati con sorrisi e movenze ammaliatrici e li invita a bere il suo vino distillato da erbe velenose. La sua femminilità, tuttavia, ha pur sempre una componente sentimentale che si risveglia e reclama amore. Lei l’ha saputo vivere e ora gli volge il pensiero in un nostalgico ricordo.

Chiara Salvucci si muove con sicurezza nel personaggio che si è cucito addosso, mostrando una padronanza recitativa sia dal punto di vista tecnico che da quello emotivo continuando il suo percorso di crescita (la ricordo nella timida Hazel di “Mercurio” e nella furba Mirandolina de “La Locandiera”, entrambi diretti da Corrado d’Elia). In questo monologo si è anche autodiretta e in più ha anche disegnato la scenografia ricca di pochi ma simbolici elementi come il divano con una copertura muschiata verde, la stessa tinta del suo abito, entrambi richiamanti ai colori della natura esistenti in un’isola, il tutto valorizzato dal prezioso ambiente delle mura della Cavallerizza. Efficace anche la presenza del telo che all’inizio nasconde il palcoscenico e che crea, grazie al fondamentale apporto delle luci di Francesca Brancaccio, un effetto di ombre cinesi.

Il Team di Cantiere Circe, un nuovo gruppo di lavoro nato all’interno della Compagnia Corrado d’Elia per creare opere teatrali che indagheranno l’universo femminile con un linguaggio innovativo, ha voluto proporre con questa drammaturgia il personaggio di Circe in una veste nuova, in contrasto con lo stereotipo della donna malvagia com’è considerata nella tradizione, per condurla ai tempi nostri, contestualizzandola al pensiero attuale e offrendo così un’interpretazione inedita della sua personalità. Questa forma rivalutativa della psicologia di personaggi mitologici all’oggi trova soprattutto riscontro in un discorso femminista che ricorre sovente nella letteratura e nel teatro: il romanzo “Circe” di Madeline Miller ne è un esempio e le stesse Manifatture Teatrali Milanesi avevano prodotto uno spettacolo che ha per protagonista un’altra figura appartenente alla mitologia: la cattiva “Medea”, andata in scena tra febbraio e marzo di quest’anno.

La prima dello spettacolo è stata accolta festosamente e Chiara Salvucci è stata più volte chiamata al proscenio per raccogliere i calorosi applausi del pubblico entusiasta. Repliche fino al giorno 14 maggio.

MTM La Cavallerizza – dal 04 al 14 maggio 2023

CIRCE

con Chiara Salvucci

progetto, scene e regia Chiara Salvucci

drammaturgia Cantiere Circe

supervisione drammaturgica Corrado d’Elia

aiuto regia Angelo Donato Colombo

assistenti scenografia Silvia Civran e Marta Passero

tecnico luci Francesca Brancaccio

produzione Compagnia Corrado d’Elia

organizzazione Afra de Sant

La Cavallerizza

da martedì a domenica ore 19.30

intero 15,00€, ridotto DVA 7,50€, scuole MTM, Paolo Grassi, Piccolo Teatro 10,00€, tagliando Esselunga di colore VERDE, diritto di prevendita 1,80€

durata dello spettacolo: 60 minuti

Info e prenotazioni biglietteria@mtmteatro.it – 02.86.45.45.45

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Abbonamenti: MTM La cura e l’artificio, MTM La cura e l’artificio Over 65, MTM Carta Regalo x2, MTM Carta Regalo x4

Biglietti e abbonamenti sono acquistabili sul sito www.mtmteatro.it e sul sito e punti vendita vivaticket.it. I biglietti prenotati vanno ritirati nei giorni precedenti negli orari di prevendita e la domenica a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.