Non solo oggi ci sono Donne che sono riuscite ad emergere ma anche anticamente ci sono state Donne che hanno lasciato una impronta importante ed hanno fatto la storia.
Ne potrei nominare tante ma vi voglio parlare di una Donna che ha amato veramente le cose belle, Vittoria Colonna, Donna aristocratica e poetessa che ha amato tanto Viterbo pur non essendo la sua città.
Vittoria non era una Donna bellissima ma aveva un fascino particolare e incarnava l’ideale di bellezza della Donna dei suoi tempi.
L’amore per Viterbo è legato ad un periodo triste della sua vita, la morte del marito che le giunse proprio mentre si trovava nel monastero di Santa Caterina a Viterbo.
Vittoria era chiamata “L’intellettuale triste” ma in realtà era una donna vivace e geniale.
Figlia del nobile e celebre capitano Fabrizio Colonna nacque a Marino nell’Aprile del 1490 e giovanissima, all’età di 19 anni, sposo’ Fernando Francesco d’Avalos, marchese di Pescara e capitano delle truppe imperiali di Carlo V, al quale era stata promessa fin da bambina.
Sebbene il matrimonio fosse combinato, almeno per lei, risulto’ un matrimonio d’amore.
Vittoria venne a conoscenza della morte del marito, causata dal peggioramento di alcune ferite riportate in battaglia, proprio mentre si trovava a Viterbo e la notizia la sconvolse a tal punto che invece di proseguire il viaggio decise di fermarsi a Viterbo nel monastero di S.Caterina.
Nella città di Viterbo Vittoria frequento’ il cardinale Reginald Pole e questa amicizia diede vita alla creazione di un autentico salotto intellettuale e spirituale, un circolo non di poco conto dove partecipavano persone di un certo livello e dove si discuteva di tutto.
Dopo la sua morte, che avvenne il 25 febbraio del 1547, il Circolo viterbese perse la sua linfa vitale che era proprio Vittoria e così anche la sua importanza.
Nella vita di Vittoria figura anche un altro personaggio molto più famoso del cardinale Reginald Pole, Michelangelo Buonarroti che con lei intreccio’ una profonda amicizia e un fittissimo scambio epistolare.
Se fossero vissuti ai giorni d’oggi sarebbero stati sempre attaccati al cellulare per scambiarsi msg ma in mancanza della nostra tecnologia si affidavano a lunghe corrispondenze epistolari di cui ci e’ pervenuta una preziosa documentazione.
Come amo le lunghe corrispondenze epistolari!!… le lunghe lettere d’amore che si scrivevano anticamente!!… come rimpiango la mia cara amica penna!!… e come trovo squallidi i messaggi attuali che vengono chiamati comunemente chiatte.
Io preferisco chiamare i msg corrispondenza digitale.. cambio solo epistolare in digitale perché per scrivere uso l’indice destro e mi illudo che la mia sia una corrispondenza vera e propria e non un semplice chiattare.
Il rapporto di amicizia tra Vittoria e Buonarroti ando’ oltre l’omosessualità dell’artista. Infatti quando morì Vittoria egli scrisse:
“Morte mi tolse un grande amico”
descrivendola non solo come amica Donna ma anche come uomo e come un Dio tanto che eterno’ la sua immagine in alcuni suoi dipinti.
Vittoria Colonna scrisse diverse opere come poemi d’amore dedicati al marito, le “Rime” ispirate allo stile di Francesco Petrarca e anche alcune composizioni religiose.
A Vittoria Colonna Viterbo ha dedicato una strada intitolata Largo Vittoria Colonna.
Se per Viterbo Vittoria è stata una grande risorsa per Vittoria Viterbo è stata la salvezza dalla sua grande tristezza e solitudine dovuta alla morte improvvisa dell’amato marito.
Ci sono anche molti viterbesi che amano Viterbo, come il cantautore Michele Arena che per testimoniare l’amore per questa città ha dedicato vari brani alla padrona di Viterbo Santa Rosa come l’inno “Nello splendore della Rosa”.
E anche il nostro fotografo viterbese Ezio Cardinali, di cui pubblico alcune sue foto, che ci fanno ammirare Viterbo come lui la vede attraverso i suoi scatti e come dovrebbe e merita di essere.