Gregorio Spis, poeta, scrittore, interprete e traduttore di origine polacca, risiede a Londra. Scrive e pubblica le sue opere in polacco, in inglese e in italiano. Il suo poema più conosciuto “I tatuaggi cortometraggi’, con il quale ha vinto il primo premio a Londra in un concorso poetico “All Wonders” Qualsiasi meraviglia), è apparso sul settimanale londinese ‘Il Tempo nuovo” e, più tardi, anche in “Diario letterario”, che viene pubblicato dall’Associazione degli scrittori polacchi all’estero e nell’ “Osservatore polacco”. Sue prossime poesie come “Con una bella sbronza” o “Quattro zampe di poesia”, così come il controverso “La tranvia per Croydon”, sono state pubblicate nelle edizioni londinesi del settimanale “Cooltura”,  “Tempi nuovi”  e “Settimana polacca”. I suoi testi sono stati presentati più volte in una rivista di poesie di Varsavia “Poesia oggi”.  L’intervista di cui è stato protagonista e altre sue poesie sono state pubblicate nella “NOVA”, rivista d’arte e scienza nonché in “Alessandria Today” e in “Verso–Spazio letterario independente” a cura di Izabella Teresa Kostka. È noto per le sue preferenze per la satira.  Come un ottimo esempio di questo stile può servire un poema di impronta cabarettistica intitolato “A Rush Hour Crash on the Tube” (Infatuazione in metropolitana nelle ore di punta), che è stato anche pubblicato in due lingue in “Tempo Nuovo” a Londra. Le sue poesie sono apparse nella collezione intitolata “Scaraventato fuori dal bozzolo” e nell’antologia intitolata “Cinque da KaMPe”. Ha tradotto dall’italiano un frammento del libro di Gianni Celati dal titolo “Le avventure di Guizzardi” che, in seguito,  è stato pubblicato nella trimestrale “Letteratura in mondo”. Le sue poesie sono state tradotte in russo e bulgaro. Nel maggio 2018, ha pubblicato un libro intitolato “Diario dell’interprete” dove racconta, con un grande senso dell’umorismo e una sana dose di satira, del periodo quando lavorava in Fiat come l’interprete. È membro di ZPPnO (Associazione degli scrittori polacchi all’estero).  Appartiene anche al gruppo di poeti KaMPe e al gruppo poetico del 4° piano, con sede a POSK, Hammersmith, Londra. Nell’ambiente di lingua inglese, appartiene al gruppo dei poeti associati a Poetry Cafe e Poets di Croydon.

Traduzione a cura dell’autore

La velocità terminale d’amore

Ci siamo letti a vicenda
ogni parola cade nella nostra mente
in modo diverso e muore
non c’è nessuna sensazione netta esterna
tra te e me
la forza discendente dell’indifferenza
uccide la forza ascendente della resistenza dell’amore
l’accelerazione netta dei baci è zero
nuove parole ricadranno su di noi
come in un salto con il paracadute in un sogno profondo
per raggiungere la loro velocità terminale d’amore


Love Terminal Velocity

We’ve read each other through
every word falls in our mind
in a different way and dies
there’s no external net feeling
between you and me
the downward force of indifference
killing the upward force of love resistance
the net acceleration of kisses is zero
new words will fall back on us
like in a skydive into a deep dream
to reach their love terminal velocity

———l


Estate, 2008
Millennium Bridge, Londra




Scaraventato fuori dal bozzolo


la giornata si è arrabbiata con l’alba
instillando gli occhi con la luce grigia

scaraventato fuori dal bozzolo
non credo alle mie ali
il cui colore è stato sfregato al sangue
nella pelle ruvida della giornata

mi è rimasto solo un pezzo di me stesso
un po’ di calore nella mano del tempo
che si chiuderà
quando
non lo so

fuori dal bozzolo
lo so molto bene
che gli uccelli non possono così facilmente
dipingere la libertà del cielo blu
al sorgere del sole

la cattedrale di san Paolo
è stata rimasta dietro da tanto tempo
Tate Modern di fronte a me
le vie sconosciute
silenzio delle stelle
calma delle foglie
scorrendo lentamente nelle vene
come un vento caldo
e tu
in un abito estivo
con il vento tra i capelli
un sorriso sulla faccia
facendo l’occhiolino della gatta
sai molto bene
di che cosa sto sognando



Summer, 2008
Millennium Bridge, London


Thrown out of the Cocoon

the day got angry with dawn
instilling the eyes with the grey light

thrown out of the cocoon
I don’t believe in my own wings
whose colour has rubbed into the blood
of the rough skin’s day

there’s left but a piece of me
a bit of warmth in the palm of time
that’s gonna close up
I don’t know
when

thrown out of the cocoon
I know well
the birds cannot so easily
paint the freedom of the blue sky
at sunrise

it’s been a long time ago since
I left St. Paul’s Cathedral behind my back
Tate Modern is the future
unknown ways
silence of stars
calm of leaves
flowing in my veins with ease
like a hot wind
and you
in a summer dress
with a wind in your hair
a smile on your face
winking your cat’s eyes
you know well
what I am dreaming about

—————-



Un drappo rosso a Tersicore


La ballerina balla
seduce i pensieri
in una nuvola di neve
tutù cumulo
nuvola bianca di dolore
scompare silenzioso leggermente
dietro il silenzio del sipario
non la vedi
al mattino
nella finestra
la bianchezza del latte spaventata
nel caffè forte
la leggerezza del corpo di una donna
finisce
in trionfante intreccio di piedi
sui lividi
sulla pelle lacerata delle dita
il grido della macchia rossa
in tela bianca muta
nel piede degenerato di una geisha
soddisfa la visione malata di un maschio
nell’arena della vita fragile
la corrida dell’occhio smorto
della guerra fredda dei pensieri
l’estasi fino al primo sangue
dei giorni vuoti
e…
alla fine
nessuno può capire
a quale punto è finita
gettata nella spazzatura
la sporca e sanguinante
scarpa da ballo
in morale.



A Red Rag to Terpsichore

The ballerina is dancing
seducing thoughts
in a snowy cloud
tutu cumulus
a white cloud of pain
disappears quietly softly
behind the curtain’s silence
you don’t see her
in the morning
in the window
the whiteness of milk
startled in strong coffee
the lightness of a woman’s body
ends
in a triumphant fusion of feet
in the bruises
in the lacerated skin of her toes
the scream of the red stain
in white mute canvas
in the smothered geisha’s foot
feeding the sick vision of a male
in the arena of fragile life
a dead eye corrida
a cold war of thoughts
extasy to first blood
empty days
and…
in the end
nobody will understand
what it’s got through
thrown in the trash
a dirty bloodstained
ballet shoe
at the top-point.

Gregorio (Gregory) Spis

Pubblicato anche su Verso – spazio letterario indipendente