Quel soffermarsi su schemi instabili
di remote sculture dal sapore stantio
racchiuse in spigolosa foggia.
Nuocciono al manto sanguigno
nell’audace accosto
deturpando la linea del senno.
Nel fermento in controluce
s’intravede la nascita
d’un richiamo illuminante
dal tratto forte e talentuoso
fuori dalla scorza d’antiche tracce.
@Silvia De Angelis