Ciclo poetico del poeta albanese Sokrat Turtulli tradotto da Angela Kosta 

UNA VOLTA…

Una volta con la tua immagine dormivo
Una volta con il tuo nome mi svegliavo
Una volta nel giorno di sole
tu eri la luna
Una volta il sorriso eri
poiché non conoscevo la tristezza.

Una volta il sapore
delle fragole avevano le mattine
Una volta dolci colori avevano le giornate
Una volta in nidi di passione
si scioglievano le notti
Una volta persino la mia anima mentii.

Una volta parlavamo, ridevamo
senz’altro litigavamo.
Una volta con la mente
ogni giorno ti incontrai.
Una volta c’era l’attimo, il cadere
il sollevarsi, la lussuria
Che strano…
oggi non si muove nemmeno un ciglio!…

SOGNO!

Tra i miei capelli le sue mani
soffio primaverile pieno di freschezza!
Una fontana scorrevole
dove gorgoglia la fantasia
L’amore di lei, amore puro.

Le sue braccia larghe quanto il mondo
dolcemente mi stringevano
nel peto mi tenevano.
Il profumo dei capelli, intera piantagione
con i fiori più belli che nell’immensità fossero.

Questo suo bacio
nel profondo dell’anima mi entrò
e voi sapete quanto in alto ti solleva.

Questo suo bacio la scintilla di luce accese  come fossero accesi migliaia di neoni.
Come fossi un uccello
sul suo petto mi accoccolai.
Caldissimo respiro come il cuore pulsante
negli occhi la lacrima lucente guardai
Pura come un rubino, profonda come il mare.

Gli occhi, i capelli, ovunque mi baciasti
Il suo unico amore nel mondo.
Per me nessuna era più bella di Lei.
Tra i miei capelli le sue mani
soffio primaverile pieno di freschezza.


SENSAZIONE GRIGIA…

L’avete sentito il cinguettio di un uccello
su un vecchio sentiero,
o le sue ali sul seme di gelso,
il volo in picchiata del cigno sull’onda del lago, il pesce che preda diventa
nel becco del fagiano?
L’avete sentito il fruscio delle foglie
nella foresta ombreggiante
quella mistica conversazione notturna
che ti riempie di paura,
quando le loro corone
la luna con inchiostro argenteo dipinse
e segretamente nel cuore
lascia un fascio di luce?
L’avete visto l’alba che brucia
le vette dei monti con rocce aguzze,
e somiglia al sorriso di un bambino
quando dorme?
E la brezza leggera
che gli accarezza gli occhi,
quando il valzer ballano
le crusche del grano maturo?
Li avete visto le tempeste
quando la rabbia portano oltre la follia,
come si contorcono
i serpenti ardenti nel cielo nuvoloso,
come ruggiscono i tuoni
e con furia cade la pioggia
quando i lupi orrendamente
nel nido si rifugiano?

L’avete visto la luce
sulla strada senza via d’uscita,
come sogni quando
senza speranza sei e non dormi,
come si dilata il cuore, quando hai perdonato come cantare meglio,
quando hai pianto di più?

Avete sentito senza fine e senza lati?

Tradotto e preparato da Angela Kosta scrittrice, poetessa, pubblicista e Vice Direttrice & Vice Caporedattrice sul giornale Albania Press.