La poesia “UN NON SO” di Silvia De Angelis ci introduce in un mondo di emozioni e suggestioni, in cui le parole si trasformano in pennellate d’arte e l’anima danza al ritmo di versi vibranti.

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“L’Ineffabile Mondo di ‘UN NON SO’ di Silvia De Angelis”. Recensione a cura di Alessandria today

Il poema inizia con l’immagine di un cielo azzurro, che diventa il palcoscenico di un fortunale dalla tenuità lieve. Questa descrizione crea un contrasto affascinante tra la forza della tempesta e la delicatezza con cui viene presentata. È come se l’autrice ci invitasse a osservare la bellezza anche nelle tempeste della vita.

L'”ingegneria nomade” rappresenta la ricerca di un filtro spirituale, una sorta di viaggio dell’anima alla ricerca della sua essenza. Questa immagine evoca la lotta interiore di una persona che cerca la sua vera identità, una lotta che spesso richiede un’innovazione continua.

I “rimbalzi d’acque di mare” e la “gincana d’onde” ci conducono in un mondo fluido e mutevole, dove i pensieri fluttuano e si mescolano. Il ritorno dei pensieri asfaltati suggerisce un confronto tra la fluidità dell’acqua e la rigidità della realtà quotidiana.

La “configurazione tonale della memoria” ci parla di una memoria che prende forma attraverso l’arte della scrittura, dando vita a ricordi remoti e a disincanti che ci costringono a riflettere sulla vita e sull’esistenza stessa.

Infine, la poesia culmina nell’enigmatico “un non so”, un’incognita che potrebbe rappresentare l’incertezza della vita, l’inesplicabile, o forse la mancanza di risposte definitive. Questo “non so” chiude la poesia con un tocco di mistero e apre la porta a infinite interpretazioni.

In conclusione, “UN NON SO” è una poesia che abbraccia l’ambiguità della vita e delle emozioni umane. Silvia De Angelis usa linguaggio poetico e immagini evocative per invitare il lettore a riflettere sulla bellezza e sulla complessità del mondo che ci circonda.

UN NON SO, di Silvia De Angelis

Azzurro

tenuità lieve d’un fortunale

ingegneria nomade

alla ricerca d’un filtro spirituale

imbellettato d’anima.

Rimbalzi d’acque di mare

prospettiva di gincana d’onde

nel ritorno di pensieri asfaltati.

Riaffiorano nella configurazione tonale

della memoria

spalancata a disincanti remoti

nel tocco finale d’un nirvana

silenziato da “un non so”…..

@Silvia De Angelis

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