La verità di Maria narra l’ultima avventura di Cal Donovan, personaggio creato dal celebre scrittore statunitense Glenn Cooper: è un fascinoso professore di Storia delle Religioni alla Divinity School di Harvard, un novello Indiana Jones bello, ricco, apprezzatissimo dalle donne che ha pure la fortuna di essere amico intimo di ben due papi: Celestino, da poco deceduto, e Giovanni XXIV, l’attuale pontefice. Entrambi si sono serviti del suo ingegno per affrontare situazioni molto pericolose per la Chiesa, che Cooper ha raccontato nei libri precedenti della serie.

Questa volta, Cal Donovan dovrà preservare un frammento di un antico papiro che contiene una verità rivoluzionaria per la Chiesa, ma che un gruppo di ultra conservatori, formato da cardinali e miliardari americani, vorrebbe fosse celato alla cristianità, per il messaggio che contiene, in grado di mutare il futuro della Chiesa. Consapevole che i misteri e gli intrighi del Vaticano esercitano un grande fascino su molti lettori, Cooper ha creato questa saga, caratterizzata da un buon livello di suspense e da interessanti e inconsueti riferimenti storici. Il personaggio di Donovan è un po’ troppo stereotipato, un po’ superman, in grado di bere litri di vodka e di mantenersi perfettamente lucido (queste cose possono capitare solo nei libri), mentre Elisabetta, la segretaria del precedente papa, Celestino, e personaggio sempre presente in tutti i romanzi, è sicuramente molto più realistica, più umana ed empatica, ed è una figura a cui il lettore si affeziona con facilità. La storia, narrata su due piani temporali, l’Egitto del 69 dopo Cristo e i giorni nostri, risulta ben costruita, avvincente e coinvolgente, ed è totalmente dalla parte delle donne. Un libro piacevole per iniziare in modo avventuroso il nuovo anno.