Ener2Crowd è il brand più “raccomandato”. Uno studio che registra il tasso di raccomandazione dei propri utenti verso amici e parenti ha confermato che il 100% degli investitori della piattaforma è un “fanatico dell’azienda” o —per usare un neologismo— un “GreenVestor”. Ed anche su Trustpilot la piattaforma ottiene “5 stelle”, con il 96% di giudizi “eccezionale”.

In ambito real estate, invece, i risparmiatori non sono affatto soddisfatti: molti i ritardi e molti gli investitori preoccupati di non riuscire a recuperare neanche il capitale investito, essendo decine e decine i progetti immobiliari —sia in modalità lending che equity— che registrano ritardi di molti mesi nei rimborsi ed in alcuni casi anche di anni.

Il malcontento si estende anche agli aspetti della comunicazione da parte delle piattaforme che gli investitori vorrebbero più frequente, più puntuale e più empatica. Così online è boom di commenti negativi: basta guardare le recensioni su Trustpilot o su Google, ma anche lo scambio di opinioni e consigli su Reddit o su altri forum.

Continua elevatissima invece la reputazione di Ener2Crowd.com, piattaforma ed app numero uno in Italia per gli investimenti green. L’analisi della customer satisfaction tratteggia il profilo dell’investitore-tipo, per lo più “giovane” dai 18 ai 44 anni (65%), uomo (61%) e residente fuori dalle grandi aree metropolitane (55%).

Tra loro prevalgono gli investitori sostenibili (96%), interessati a sostenere attività produttive ambientalmente compatibili che si fanno promotori concreti della transizione energetica.

In merito alla distribuzione geografica, prevalgono Lombardia (13%), Lazio (12%), Campania (11%), Piemonte (8%), Emilia-Romagna (7%) Veneto (6%), Sicilia (5%), Toscana (5%), Puglia (5%) ed Abruzzo (3%).

La chiave del successo di Ener2Crowd? I veri punti di forza sono le iniziative adottate per contrastare il cambiamento climatico in maniera reale e misurabile, la formidabile cura del cliente garantita dai protocolli aziendali ed —anche e soprattutto— i nuovi strumenti di analisi delle società proponenti ed i nuovi metodi di valutazione dei progetti, che hanno portato ad introdurre nuovi criteri di «Rating ESG Imprese» e ad implementare anche l’ulteriore indicatore «ENERScore+» che apporta più efficienti modalità di screening delle opportunità, di profilazione delle società proponenti e di valutazione del rischio associato al finanziamento dei progetti presentati sulla piattaforma.

Il Comitato Etico di Ener2Crowd, composto da John Benamati, Elena Fregolent, Antonio Domenico Ialeggio, Paolo Macina, Giorgio Mottironi e Maria Seira Ozino, ha infatti promosso l’adozione di un framework che ha prodotto un ulteriore incremento di trasparenza sugli obietti e sugli impatti ESG dell’intero portafoglio di attività, garantendo il monitoraggio dei progetti delle aziende e premiandone la leadership e la strategia sul fronte della lotta al cambiamento climatico e della gestione dei rischi connessi.

«Nell’ultimo anno l’ambito ESG ha visto una grande concentrazione degli investimenti, attraendo il 27% del totale rispetto al 18% dell’anno precedente» sottolinea a concludere Giorgio Mottironi, CSO e co-fondatore di Ener2Crowd nonché Chief Analyst del GreenVestingForum.