Mentre la diatriba in Italia e’ se era meglio la Mango o Annalisa, torniamo a parlare di MUSICA, si , di quella con tutte le lettere maiuscole.

Piano piano ci addentriamo più a fondo nell’anno 2024, ma il panorama musicale mondiale continua a sorprenderci e catturarci con la sua variegata gamma di suoni e narrazioni che paiono essere partite benissimo, con album che gia’ rischiano d’essere poi ricordati a Dicembre come album dell’anno.

Dai ballate introspettive dei cantautori agli inno rock elettrizzanti, gli album pubblicati finora offrono un ricco intreccio di emozioni ed esperienze che sarebbe un peccato perdersi, quindi dimenticate le canzoni senza senso della Trap Italiana e del pop stile adolescenziale e dilettantistico del 95% degli artisti che si sono esibiti a Sanremo, riprendiamoci il tempo prezioso che abbiamo per migliorare anche il nostro benessere culturale. 

woman in black top singing beside woman playing violin

In questo articolo, esplorerò e presenterò alcuni dei dischi più interessanti dell’anno, ognuno dei quali offre un viaggio unico per chi decide di ascoltarli.

Marika Hackman – “Big Sigh” Il quinto album in studio di Marika Hackman, “Big Sigh”, è una profonda esplorazione delle emozioni complesse e delle lotte dell’età adulta. Con melodie cupe e voci cristalline, Hackman affronta temi come l’ansia, le relazioni e la scoperta di sé, creando un’atmosfera che risuona profondamente con chi è in cerca di introspezione.

Sleater-Kinney – “Little Rope” “Little Rope” segna l’undicesimo album della influente band rock americana Sleater-Kinney. Con brani come “Say It Like You Mean It” e “Hell”, l’album offre un potente mix di energia grezza e liriche toccanti, dimostrando l’impatto duraturo della band sulla scena musicale.

The Last Dinner Party – “Prelude to Ecstasy Con il loro album di debutto, “Prelude to Ecstasy”, The Last Dinner Party presenta una collezione audace e tagliente di brani glam-rock. Guidati dalla voce di Abigail Morris, il suono della band si colloca tra Kate Bush e Arcade Fire, offrendo uno sguardo affascinante nel loro universo sonoro.

Declan McKenna – “What Happened to the Beach? Il cantautore britannico Declan McKenna porta gli ascoltatori in un viaggio di esplorazione sonora con il suo terzo album, “What Happened to the Beach?” Con un suono che sfida la categorizzazione, McKenna promette un’introduzione netta a un nuovo mondo musicale, invitando gli ascoltatori a seguirlo in questo avventuroso percorso.

Torres – “What an enormous room” In “What an enormous room”, Torres abbraccia il pieno stile da rock star, offrendo una dichiarazione di intenti sicura e ambiziosa. Con brani come “Collect” e “Wake to Flowers”, l’album mostra la voce potente e la gamma dinamica di Torres, solidificando il suo status come una forza da non sottovalutare nella scena rock indie.

J Mascis – “What do we do now Il pioniere dell’alternative rock J Mascis torna con il suo quarto album da solista, “What do we do now”, offrendo una collezione di brani folk-rock acustici infusi di liriche emotive e lavoro chitarristico intricato. La voce inconfondibile di Mascis guida l’ascoltatore attraverso un affascinante paesaggio sonoro, invitando all’introspezione e alla riflessione.

Bill Ryder-Jones – “Iechyd Da “Iechyd Da”, il quinto album da solista di Bill Ryder-Jones, è una toccante esplorazione di gioia e tristezza intrecciate. Con grandiosità orchestrale e struggente cuore spezzato, Ryder-Jones crea un’esperienza musicale ipnotica che risuona con profondità ed autenticità emotiva.

The Smile – “Wall of Eyes Il secondo album di Thom Yorke, Jonny Greenwood e Tom Skinner come The Smile offre un viaggio sonoro più sottile ma sofisticato. Dalle intense corde di “Bending Hectic” ai ritmi coinvolgenti di “Friend of a Friend”, l’album cattura gli ascoltatori con le sue atmosfere sonore e la scrittura innovativa dei brani.

Gruff Rhys – “Sadness Sets Me Free” “Sadness Sets Me Free” è il 25° album del prolifico artista Gruff Rhys, offrendo un mix di influenze country degli anni ’70 e Tropicalia. Con testi introspettivi e strumentazione lussureggiante, Rhys crea un paesaggio sonoro malinconico ma bellissimo che parla all’anima.

Alla fine, mentre continueremo ad esplorare il panorama musicale del 2024, questi album si distinguono come esempi luminosi di creatività artistica e profondità emotiva. Da ballate introspettive dei cantautori agli inno rock elettrizzanti, ogni disco offre uno sguardo unico sull’esperienza umana, invitando gli ascoltatori ad esplorare le complessità della vita attraverso il potere della musica.

Serve pulirsi e purificarsi dopo le musiche nazionale popolari dalla riviera ligure, questa ne e’ una delle strade.