Quattro brevissimi versi pieni di significato, quasi un aforisma, che esprimono molto di più di quanto  una lettura sommaria può dirci.

Nonostante la poesia sia un esempio dell’Ermetismo, ovvero quella corrente letteraria che faceva dell’oscurità il suo punto di riferimento, la poesia è in questo caso molto chiara, anche se ha delle implicazioni ed un significato profondo

Il soggetto sono i soldati ,dei quali fa parte lo stesso Ungaretti che nella guerra del 1915-18 era sul Carso come volontario a combattere gli austriaci. Ogni giorno, come scrive nelle poesie “Veglia” ”Sono una creatura “o “San Martino del Carso” è presente l’orrore per la guerra che provoca la morte di tanti per cui qui il poeta avverte tutta la precarietà del vivere.

Infatti la vita umana è paragonata alla caducità delle foglie sugli alberi in autunno, quando basta  una folata di vento a farle fa cadere, senza saper quante o quali saranno destinate alla caduta.

La riduzione estrema della frase e la frantumazione del verso rende più fruibile la parola singola, che assume una valenza epigrammatica e che si fa mezzo di richiami analogici, in grado di mettere in contatto immagini lontane. Qui l’intera poesia è formata da un paragone, in grado di trasmettere tutta l’angoscia avvertita dal poeta, accentuata dalla frammentazione del verso, che peraltro ne evita l’andamento prosastico.

Una poesia che oggi, come ieri, esprime il senso dell’incertezza e della fragilità del vivere e che diventa pertanto una testimonianza universale

 Soldati

Si sta

come d’autunno

sugli alberi

le foglie.