Da poco è uscito il report dell’Agenzia per la Tutela della Salute di Milano che evidenzia come nell’area metropolitana, in quartieri periferici come Lorenteggio, Mecenate, Bande Nere, l’elevata concentrazione di biossido di azoto e polveri sottili attribuisce il 60 per cento di tassi di decesso in più rispetto alla media delle aree centrali della città.

Pochi giorni fa è apparso sui media un impressionante video sull’inquinamento atmosferico nella Pianura Padana registrato nel mese di gennaio di quest’anno dai satelliti ESA e Copernicus.

Per non deprimerci troppo, fermiamoci a questi dati. Cosa possiamo fare, nel nostro piccolo, per contribuire a un miglioramento (o almeno a non peggiorare) della qualità dell’aria che respiriamo ogni giorno?

Verrebbe da dire: nulla, tra fabbriche, traffico, figuriamoci…

Eppure anche noi siamo responsabili di questa situazione. Bastano piccoli gesti accessibili a tutti per migliorarla. Vediamo quali.

Il primo, e il più importante, è spegnere sempre il motore delle auto in sosta. Basta vedere la situazione alle 8 del mattino davanti a scuole elementari e medie. Molte, troppe, macchine arrivano in anticipo e si fermano, col motore acceso, per attendere l’orario di apertura. In inverno perché si tiene acceso il riscaldamento, quando fa caldo per tenere acceso il condizionatore. Proviamo allora a spegnere il motore, a tenere ben chiuso il cappotto e magari a chiacchierare un po’ con i nostri figli, dimenticando l’esistenza del cellulare. Ne trarranno giovamento le relazioni familiari e l’aria che ci circonda.

E perché non proporre nelle riunioni di condominio di piantare in cortile qualche arbusto di ilex, di viburno, di corbezzolo, di ligustro, di fotinia o di alloro, che sono degli efficientissimi ‘mangia-smog’?

E se non ci danno retta, teniamoci in casa un vaso di sansevieria, o di ficus, o di dracena o di filodendro. Queste simpatiche amiche verdi renderanno più respirabile almeno l’aria della nostra casa.