Jean-Paul Sartre, con una semplice frase, riesce a condensare una verità sconcertante e universale sulla realtà delle guerre. “Quando i ricchi si fanno la guerra, sono i poveri a morire.” Questa affermazione pungente e profonda riflette la dura realtà che spesso sfugge agli occhi del mondo.

Jean-Paul Sartre – Wikipedia

Sartre, filosofo esistenzialista e intellettuale impegnato, con queste parole mette in luce la disuguaglianza e la disparità di potere nelle dinamiche belliche. Nelle guerre, coloro che detengono il potere e la ricchezza sono raramente coloro che sopportano il peso maggiore dei conflitti.

I ricchi e i potenti, mentre dichiarano guerre e conflitti, non sono quelli che rischiano le proprie vite o perdono i propri cari sul campo di battaglia. Sono, piuttosto, i poveri, gli indifesi, i cittadini comuni a subire le conseguenze devastanti dei conflitti: la morte, la distruzione, la perdita.

La frase di Sartre è un grido di denuncia, un richiamo all’ingiustizia sociale e al costo umano e morale delle guerre condotte dalle élite politiche e economiche. È un monito contro la retorica romantica della guerra, un invito a riflettere sulle vere vittime dei conflitti armati, spesso dimenticate e marginalizzate.

Questa citazione, incisiva e indimenticabile, invita a una profonda riflessione sul valore della vita umana, sulla disumanità delle guerre e sulla responsabilità delle decisioni prese dai potenti che influenzano così pesantemente la vita dei più vulnerabili. È un appello alla pace, alla solidarietà e alla ricerca di soluzioni che non sacrificano vite umane sull’altare dell’interesse personale o dell’egemonia.

Jean-Paul Sartre Wikipedia