La mia coscienza 

come arance 

in buste di plastica,

a tracollo 

d’un fare e un poi,

come versi di sabbia,

tra queste stuoie di nuvola,

scrivendo pensieri 

con gessetti di vento,

consumati 

i nostri respiri, rivelano un chissà,

parallelepipedi si frammentano,

mi specchio d’inerzia,

di crude grida, s’agita la speranza,

ed in questa visione di

grezze intuizioni,

ritrovo

il me perduto.

By Fabio Abate da Zena Poeta (Le Autobiografiche Esoteriche 2024)