Serravalle Scrivia
La disciplina del dandy. Breve storia del dandismo.
Con Patrizia Ferrando, Alessia Carrea e Marcus Risso.
Martedì 12 marzo in Biblioteca.
“La disciplina del dandy. Breve storia del dandismo” questo il
titolo dell’incontro curato da Patrizia Ferrando, Alessia Carrea e
Marcus Risso che avrà luogo martedì 12 marzo, alle 17.00,
presso la Biblioteca comunale “Roberto Allegri” di Serravalle
Scrivia.
“Il dandy deve aspirare ad essere sublime senza interruzione. Deve
vivere e morire davanti a uno specchio” Charles Baudelaire
“Come sei dandy!”, “E’ un tipo un davvero dandy quello…”, sono
frasi che si sentono spesso, come del resto il termine dandy, che fa
saltuariamente la sua comparsa nei discorsi e luoghi comuni ma sul
quale le conoscenze e le informazioni sono spesso vaghe se non
fuorvianti.
Il termine invece fa riferimento a un modo di porsi di fronte alla vita,
ad una visione della stessa con precise implicazioni estetiche,
letterarie, filosofiche. Una ricerca continua dell’eleganza, della
bellezza nella vita e nel quotidiano, una via che scardina tutti i
luoghi comuni dell’omologazione e di tutto ciò che banalizza lo stile
e la nozione di buon gusto.

Una categoria dell’essere che, sebbene non sopporti l’angusta
gabbia delle definizioni, sapendo con Oscar Wilde che “definire è
limitare”, è perfettamente consapevole di quello che non è.
L’incontro di martedì 12 marzo, tracciando una breve storia del
dandismo, si pone di analizzare una ulteriore tonalità di quel
caleidoscopio di effervescenze artistiche, letterarie e di costume
che caratterizzarono il secolo XIX europeo, proseguendo il
cammino iniziato negli incontri precedenti con l’estetismo di Des
Essaintes (nel romanzo “Controcorrente” di Huysmans) e il
simbolismo di Baudelaire.
“L’eleganza vera (come ogni opera fine dello spirito!) è una cosa
profonda e capziosa e perciò non può essere apprezzata che dai
giudici competenti, i quali non possono essere che pochi. […] Ma
non basta: l’eleganza deriva da un complesso di cose, è fatta di
sapienza e di grazia, di armonia e di squisitezza, di distinzione e di
semplicità […] Difficilmente si regge la raffinatezza esteriore senza
quella interiore”.
Da “Adamo o dell’eleganza. Per una estetica nel vestire” Filippo de
Pisis.