RECENSIONE:

Storia di fedifraghi in un interno. È il tema della commedia del poliedrico scrittore francese Marc Camoletti (drammaturgia della versione italiana di Paola Ornati) dove la menzogna la fa da padrona perché quando ci sono di mezzo le corna non è possibile fare a meno di mentire a evitare che venga a galla la scomoda verità. L’intricata trama della pièce si svolge nella casa di campagna di Jaqueline (Laura Curino) e Bertrand (Max Pisu) dove è stata organizzata una breve vacanza di fine settimana con cena e che ha per ospite Robert (Antonio Cornacchione), amico di famiglia e amante segreto della donna. Bertrand ha, al pari della moglie, anch’egli un amante, Brigitte (Roberta Petrozzi), e l’invita facendola passare per la fidanzata di Robert il quale non può fare a meno di stare al gioco e si vede costretto suo malgrado ad accontentare l’amico. In attesa che arrivi Brigitte e per meglio farla famigliarizzare con Robert, in modo che la storia del loro fidanzamento risulti credibile, Bertrand si reca con la moglie a far la spesa e lascia l’amico solo in casa in attesa di ricevere colei che dovrà passare per la sua fidanzata. Ad arrivare subito dopo è una ragazza giovane dall’abbigliamento e dal linguaggio trash (Rita Pelusio) che è la donna di servizio che Jaqueline aveva richiesto a un’agenzia e che si chiama anch’essa Brigitte. Tanto basta perché Robert, a sentire quel nome, scambia la donna per l’amante dell’amico e inizia un dialogo con lei la quale si trova completamente impreparata tanto da credere di dover recitare la parte della sua fidanzata per nascondere agli occhi della moglie una di lui relazione di natura omosessuale con l’altro uomo della casa. La ragazza è abbastanza furba da capire che le conviene stare al gioco perché sa che ne potrà ricavare un beneficio economico che si tradurrà in un guadagno extra rispetto a quello del suo lavoro. Quando i coniugi tornano a casa Jaqueline rimane sconvolta nell’apprendere del fidanzamento segreto del suo amante e farà fatica a contenere la sua collera. Lo stesso lo è Bertrand che vede andare a rotoli i suoi piani perché non sa quale strategia dovrà adottare quando arriverà la sua amante. Che quando arriva di lì a poco sarà accolta dalla padrona di casa come la donna di servizio che aveva richiesto con tutti gli equivoci che ne conseguiranno.

A questo punto la trama della commedia si fa intricatissima e costituirà la parte più godibile della sua tessitura dove gli equivoci si moltiplicheranno in quanto ogni persona coinvolta in situazioni che si fanno sempre più complicate sarà costretta a inventarsi scusanti per giustificare comportamenti che potrebbero generare stupore negli astanti. Perché è risaputo che, nel cercare di coprire una bugia con altre bugie si rischia solo di intorbidare maggiormente la faccenda.

Il raccontare quello che accadrà nella casa, dove interverrà anche un giardiniere (Rufin Doh) il marito della vera donna di servizio, è cosa ardua e soprattutto inopportuna per evitare di spoilerare, basti avvertire che le sorprese imprevedibili, i continui colpi di scena, le battute ricche di doppi sensi, si susseguiranno in un crescendo che si dipana a un ritmo incalzante senza soluzione di continuità (non a scaso la commedia che nell’originale era prevista in due atti, nell’ottima regia di Marco Rampoldi è contenuta in un atto unico di un’ora e cinquanta minuti).

La commedia è ambientata negli anni ’80 (lo si deduce dagli arredi nella funzionale scena di Nicolas Bovey, dai costumi di Gianluca Sbicca, dalla scelta delle canzoni e dalla musica di sottofondo dovute a Marco Strobel Ticozzi), e fa una critica feroce alla ricca, ipocrita borghesia e nelle sue capacità di saper nascondere la sporcizia sotto il tappeto. D’altra parte, aldilà della collocazione storica e ambientale, e restando nel tema del tradimento, è cosa comune pensare che l’uomo non sia un animale fedele per natura, così come non lo sono tutti gli esseri viventi, pinguini a parte (così pare) e per questo è uno degli argomenti più trattati nelle varie opere letterarie e teatrali di tutti i tempi.

Si è scritto che nelle commedie di Camoletti è forte il richiamo a Feydeau e questo è vero per quanto riguarda la costruzione della sceneggiatura ma in “Pigiama per sei” esiste in più anche una maggiore attenzione alla delineazione della psicologia dei personaggi e proprio con la regia di Rampoldi questa appare più evidente non solo nei dialoghi e nelle singole battute ma anche negli atteggiamenti, nelle espressioni dei visi di tutto l’eccellente cast formato dai sei attrici e attori bravissimi, ciascuno di essi credibile nel proprio ruolo e irresistibile in particolare nelle scene comiche.

Esilarante in ogni momento del suo svolgersi tanto da meritarsi molti applausi anche a scena aperta e in alcuni casi, bisogna dirlo, il clima è così elettrizzante da provocare da parte di un paio dei protagonisti anche qualche colpo di riso, sia pur contenuto, che aggiunge comunque sale alla già movimentata rappresentazione che si conclude al suono della voce diffusa di Stéphanie de Monaco che canta la canzone “Ourgan”, dall’emblematico titolo.

Per trascorrere intelligentemente una serata divertente ne consiglio la visione.

Repliche fino al giorno 28 aprile

Vista il giorno 17 aprile 2024

(Carlo Tomeo)

Trailer:

PIGIAMA PER SEI con Laura Curino, Antonio Cornacchione, Rita Pelusio e Max Pisu | 16 – 28 apr 2024 – YouTube

https://www.youtube.com/embed/C5pdKV7KSx0?version=3&rel=1&showsearch=0&showinfo=1&iv_load_policy=1&fs=1&hl=it&autohide=2&wmode=transparent(Video del Trailer Teatro Manzoni)

PIGIAMA PER SEI di Marc Camoletti

LAURA CURINO ANTONIO CORNACCHIONE RITA PELUSIO MAX PISU e con
ROBERTA PETROZZI e RUFIN DOH

regia MARCO RAMPOLDI

Scene Nicolas Bovey – Costumi Gianluca Sbicca

Luci Manuel Frenda – suono Marco Strobel Ticozzi

drammaturgia Paola Ornati – assistente regia Lucia Marinsalta

RARA PRODUZIONE e CMC/NIDODIRAGNO
in collaborazione con FESTIVAL TEATRALE DI BORGIO VEREZZI

TEATRO MANZONI Via Manzoni 42, Milano

Dal 16 al 28 aprile 2024

feriali ore 20,45 – domenica ore 15,30 – sabato 27 aprile ore 15,30 e 20,45

BIGLIETTI Prestige € 36,50 – Poltronissima € 33,00 – Poltrona € 25,00 – Poltronissima under 26 anni € 16,00

Per acquisto:
biglietteria del Teatro
online https://www.teatromanzoni.it/acquista-online/?event=3485697
telefonicamente 027636901
circuito Ticketone