Con la «Filastrocca della lieta favella» di Mimmo Mòllica celebriamo il 25 aprile, Anniversario della Liberazione. festa della libertà e della democrazia: fine della guerra. L’Italia liberata, perché “La libertà è come l’aria”, dal discorso (1955) di Piero Calamandrei sulla Costituzione italiana.  

«Filastrocca della lieta favella» di Mimmo Mòllica

Così gli autori della Costituzione, 

Padri costituenti in Commissione,

hanno redatto il grande libro laico,

in italiano e non in aramaico, 

con un linguaggio semplice e sincero

e con parole chiare per davvero.

Linguaggio trasparente e lineare,

libro di limpidezza assai esemplare,

con parole accoglienti in generale, 

senza nessuna diversità sociale,

perché comprenda pure il contadino,

dall’umile all’incolto cittadino, 

e conosca ciascuno i suoi diritti,

semplici e chiari, in quel libro descritti;

perché conosca ognuno i suoi doveri,

non sian le leggi torbidi misteri.

Furono questi i principali intenti,

fu la missione dei «Padri costituenti»,

«creare una nazione con parole», 

gentili e luminose come il sole,

precise e lineari, d’accoglienza, 

esatte e responsabili in coscienza,

con frasi brevi e con linguaggio chiaro, 

come insegna il maestro allo scolaro,

linguaggio sobrio, semplice e corretto:

soggetto, verbo e complemento oggetto.

Si può ben dire che la Costituzione 

è il lascito di una generazione,

la nostra Carta, compagna di viaggio,

ci guida con il senso del linguaggio,

come dei marinai guida una stella,

la lieta novella è una lieta favella.

Mimmo Mòllica 

25 aprile, festa di tutti noi

Il 25 aprile ricorre l’Anniversario della Liberazione, festa di tutti gli italiani, festa di tutti noi.

Il 25 aprile 1945 – infatti – è una data fondamentale nella storia della Repubblica italiana, per l’affermazione della libertà e della democrazia: fine della guerra e riconquistata indipendenza.

L’Italia fu nuovamente libera, unita e indipendente sotto un’unica Bandiera. Proprio il Tricolore è il simbolo dell’Italia liberata, perché “la libertà è come l’aria”, dal discorso di Piero Calamandrei, uno dei padri costituenti della Repubblica italiana, sulla Costituzione italiana, pronunciato nel 1955. 

Antifascismo e libertà

Parole che racchiudono un grande messaggio: la libertà e la pace, pilastri della nostra democrazia, valori da salvaguardare ogni giorno, oggi più che mai. La Costituzione italiana, nelle «Disposizioni transitorie e finali» (XII), così recita: “È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista. In deroga all’articolo 48, sono stabilite con legge, per non oltre un quinquennio dall’entrata in vigore della Costituzione, limitazioni temporanee al diritto di voto e alla eleggibilità per i capi responsabili del regime fascista”.

La lieta favella

La «Filastrocca della lieta favella» di Mimmo Mòllica è ispirata a un articolo di Michele Ainis, rinomato giurista costituzionalista e docente universitario, dal titolo “Quanta gentilezza nella Costituzione”, pubblicato su «La Repubblica» il 9 ottobre 2018. 

Il prof. Ainis, mette in risalto il «linguaggio leggero», ricco di umanità, modello d’accoglienza scelto dai «padri costituenti» per redigere la Costituzione della Repubblica Italiana.