Coronavirus: reparto terapia Intensiva all'ospedale di Vizzolo Predabissi

Coronavirus: Una STRAGE di medici e infermieri. I nuovi Eroi

di Pier Carlo Lava

Alessandria today: Una STRAGE di medici e infermieri morti, eroi che per mantenere fede al Giuramento di Ippocrate hanno dato la vita contro un nemico pericoloso, invisibile e sconosciuto per salvare quante più vite umane possibile

Sentiamo quindi il dovere di spendere parole di grande elogio e ringraziare tutti coloro che combattono sul fronte del Coronavirus, medici, infermieri e tutto il personale sanitario e assistenziale.

Gli stessi stanno  pagando un caro prezzo in questa terribile guerra contro il Covid-19 con 110 medici e 30 infermieri che hanno perso la vita, con oltre 10.000 operatori sanitari contagiati. Molti, afferma l’Anaao, sono ricoverati in Rianimazione. 

Senza per questo dimenticare anche i 6 farmacisti deceduti per svolgere il loro servizio in questa guerra che quando sarà terminata tutti noi ricorderemo a lungo.

Mi auguro pertanto che lo Stato e la Protezione Civile ma soprattutto le regioni visto che la sanità è di loro competenza, provvedano con sempre maggiore efficienza a dotarli di tutti i dpi necessari alfine di evitare altre gravi conseguenze. Il personale sanitario in questa guerra rappresenta il nostro esercito sul fronte perciò occorre dotarlo di tutte le armi migliori possibili per vincerla. Grazie al loro quotidiano impegno e sacrificio, occorre ricordare che anche medici e infermieri in pensione hanno risposto alla chiamata ritornando in servizio, riescono a salvare molte vite umane e per questo tutti noi dobbiamo essergli grati e non solo oggi ma anche quando l’epidemia sarà superata.

Coronavirus: Meno persone in terapia intensiva una piccola luce in fondo al tunnel?

Secondo i dati della Protezione Civile e della Regione Lombardia negli ultimi giorni si starebbe modificando la situazione: si riducono gli accessi agli ospedali dei casi con sintomi gravi, come lo dimostrano i dati in diminuzione dei ricoveri in ospedale, in terapia intensiva e il numero dei guariti.

Non c’è ancora un trend consolidato che possa farci pensare ad una conferma definitiva in tal senso ma se questi dati verranno confermati anche nei prossimi giorni, potrebbe essere l’inizio della discesa della curva epidemiologica. Ovviamente attenzione a non fare considerazioni ottimistiche dato che la situazione è continuamente variabile ma forse quanto sopra ci permette almeno di intravedere una piccola luce in fondo al tunnel che ancora non sappiamo quanto sarà lungo da percorrere per uscirne definitivamente.

Una cosa è certa nessuno deve abbassare la guardia dobbiamo tutti attenerci alle indicazioni del DCPM senza derogare, mantenendo il distanziamento sociale di oltre 1 metro e il rispetto di tutte le regole igieniche, lavarsi spesso le mani, non toccarsi gli occhi e infine uscire solo nei casi autorizzati da estrema necessità, come lavoro, spesa alimentare,  acquisto farmaci e visite mediche urgenti.

Inoltre a nostro avviso, contrariamente alle indicazioni del Capo Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli per il quale è sufficiente il distanziamento sociale, mettere comunque la mascherina quando si esce visto che male non fa, ovviamente a condizione che lo Stato fornisca le farmacie in modo che siano disponibili per tutti.

Foto Ansa https://www.ansa.it