“Una giornata particolare” è un percorso che il protagonista esegue alla ricerca inconscia di verità sulla propria esistenza, che non ha mai visto perché non ha mai saputo osservare.
Lo scrittore ci dimostra attraverso i vari dialoghi, come non avere gli strumenti adatti, per affrontare le varie vicissitudini della vita, porti a commettere gli stessi errori di chi avrebbe dovuto insegnarcelo causando la perdita del contatto con la realtà e cercando altrove quello che, invece, è palesemente davanti.
Il protagonista, ha cercato di dare il massimo ma là dove il problema era latente non ha saputo rimediare e ha passato oltre portando a delle conseguenze irreversibili.
Il romanzo potrebbe considerarsi come un piccolo manuale sulla ricerca di riparare, là dov’è possibile, gli sbagli commessi durante la propria esistenza, un viaggio introspettivo, guidati da quella voce che è dentro di noi chiamata coscienza.
Nel racconto, la coscienza, prende le sembianze della figura paterna del protagonista che lo accompagna a chiarirsi le idee cercando di far luce nella sua mente oscurata da pensieri in disordine.

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– Stamattina mi sono svegliato con una strana sensazione dentro di me – dice tra sé e sé Paolo, quarantacinquenne, fisico asciutto, mentre esce dallo stabile in cui abita. – Non mi vien voglia di fare nulla. Forse è arrivato il momento di staccare la spina. Già, cosa mi intrattiene a non farlo? Ok, ho deciso, oggi sarà una giornata di totale riposo, niente lavoro o pensieri che possano mettermi di malumore, e perché no, da trascorrerla in perfetta solitudine. Beh, non sarò mica da solo, il mondo fuori è un cuore che pulsa alla grande. Nulla di programmato, mi lascerò guidare dal mio istinto. Niente macchina, camminerò senza una meta ben precisa, come un’anima libera. È quello di cui ho bisogno … la giornata è splendida – dice compiaciuto, Paolo, mentre alza lo sguardo al cielo. – Mi sento persino in piena forma, quel dolorino alla schiena sembra svanito; bene, è un segnale propiziatorio – a un tratto però il buon umore subisce un brusco crollo non appena scorge in una macchina un uomo alla guida passare lì accanto. – … quello stronzo del mio socio. Dovrei avvisarlo che non andrò all’ufficio, ma non lo farò, oggi non mi va di fare un bel niente, questa è la verità, ed è una cosa bellissima. –