Ci cade addosso
il sole, la pioggia, il vento
e girano le lancette il tempo…
cerchiamo di esorcizzarlo
indossando la maschera
di carta del sorriso;
buttiamo cocci del passato
dalle finestre e dal cuore
appendendo ai festoni
le malinconie e i rimpianti.
Sotto le luci dei fuochi accesi,
e dentro il calice proteso
beviamo un soffio di speranza
nell’effervescenza della notte,
magica elitròpia al dolore,
nell’illusione di accaparrarci il tempo impossibile della felicità
