C’è stato un momento di gioia
_ nonostante il suo opposto
che pare duri per l’eternità _
io avevo cinquant’anni
e lo dicevo orgogliosa
“Ma figurati, ho cinquant’anni”.

Non ci credeva nessuno _ mai _
ma come non bastasse questo
dovetti fare una promessa vera.

“Tu giurami che non lo dirai più”
mi disse zio _ serio _ e lui sapeva
di strapparmi una sola promessa
prima di prendere distanza dal vivere
e da un mondo terreno fatto d’amore.

Mi è stato vicino come un fratello
ma anche come un padre _ già _
non si è limitato mai
né era solo uno zio.

“Ma figurati, ho cinquant’anni”
era il mio modo di restare sola
certa di mantenere le distanze
e chi ha conosciuto la mia vita
di sicuro non troppo fortunata
lo sa indubitabilmente
_ ho scelto l’isolamento indotto
per concentrarmi a valere due
e fare bene il padre e la madre _
credo d’essere riuscita
ma ho capito di aver sbagliato
_ una mancanza con me stessa
costretta a fingere l’inesistenza _
neanche l’avessi fregata la vita.

Invece è mia _ lei m’appartiene
ma l’ho imparato solo adesso _
ora con una figlia già indipendente
con il mio solo zio mancante
con questa me presente
a rivendicare un posto.

Mai più distanze imposte
_ soprattutto da quella a me
o a chi mi vuole un po’ bene _
e non dirò mai più seriamente
“Ma figurati, ho cinquant’anni”
perché mantengo le promesse
perché non è altro che banale
e perché non interessa affatto
alla fine della fiera
l’età è solo una variabile.




@lementelettriche – #PaolaCingolani