I

forse non c’era nulla

strada deserta
se ti percorri non ti trovi:
percorrenze subalterne
richiami   richiami di percorrenze

e al dopo non c’è prima   e al prima non c’è dopo
e non c’è quando
albume d’uovo senza tuorlo

non cerchi più
quando è infantile il vento
non può nulla    canta tristezza 

pezzi di vivo
pezzi di morte
pezzi mezzi    vivo/morti

pezzi spezzi spazzi
dolce amico inpezzi   

II 

sullo scaffale colla scadente come un “non volevo”
al galoppo
-un falso destino inchiavardato su mezzosorriso-
per attaccare i pezzi
con respiri impregnati di ogni fine
a randagiare tra altoparlanti assordanti
un orecchio mozzo
sibila suono

III


sopraggiunge una leggenda che mi riguarda:
una passione mi avvolse a scivolar lontano
dietro ogni gioia 
“io donna di un amore che non so”
l’ultima voce di notte me ne legge un po’
poi….pagina bianca  bianca    pagina
lì le verità di nessuno
-le resuscitate nel panico-

                  
qualcuno sa cosa farne?

Pablo Picasso “Femme assise en tailleur” (Geneviève Laporte) 1951.