I protagonisti dopo più di 40 anni di matrimonio

Racconti: OGGI MI SENTO SOLO, di Laura Boero

Questo racconto è stato scritto da me nel 1981, durante la mia gravidanza, e pubblicato dal settimanale ” Bella ” circa un anno dopo. 

E’ ingenuo e credo divertente, dedicato al pubblico del giornale di allora, ma mi è particolarmente caro perché,scrivendolo, lo dedicavo al figlio che avrei avuto e Michele è proprio come immaginavo che sarebbe diventato Mattia.

Direi che più che tirato fuori dal cassetto, questo viene proprio da uno “scavo archeologico ” ma oggi sono contenta di averlo conservato, è la testimonianza di un periodo pieno di paure e di attese.

INIZIO 

Per Silvana:

Senti l’ultima: MIchele mi ha piantata per la Kitty, li ha visti al ” baretto” insieme, mio fratello, e io intanto ero a casa ad aspettare la sua telefonata….!!!

Il biglietto scivola tra i due banchi ravvicinati, fingo di non vedere la manovra e continuo la spiegazione…Eliminando un atomo di Idrogeno dell’ossiacido, resta libera una valenza dell’ossigeno…

Quelle due continuano a parlottare, la Fogli ha gli occhi rossi e gonfi, la Silvana Poli intanto rilegge il biglietto nascondendosi dietro il Dizionario di francese.

Decisamente mi credono cieca, sorda o completamente rimbambita; adesso basta.

” Poli, portami quel biglietto!” Con gli occhi dice ” Mai !”, ma le mani esitano, non è eroica, la Poli, e la fifa della nota ha il sopravvento, me lo porta. 

Lo leggo e lo strappo.

Punizione: dieci preparazioni di sali acidi e dieci di sali neutri a tutte e due.

Il fatto è che Michele è mio fratello.

Non so come faccia, così cretino, ad avere tanto successo con le ragazze, pop-rock, lo chiamo io, sedici anni di disco-music e idiozia.

Eccolo lì…è venuto a prendermi all’uscita..un momento, è venuto per me o per la Fogli?

Considerando che la macchina ce l’ho io, forse…no,no, errore, è venuto a ” spiegarsi ” con l’ultima, pardon, la penultima fiamma…. non dovrei, lo so, ma li osservo da lontano..ad un certo punto la Fogli lo pianta in asso.

Molto bene, uno a zero.

A me i tipi come mio fratello mi hanno sempre fatto venire il nervoso.

Mi raggiunge di corsa..” Te ne vai senza di me ?..”

” Sali ” concedo magnanima, ” e la Fogli ?”

” Le solite lagne…”

” Oggi l’ho punita..”

” Sempre detto che sei una strega…”

” Dì un po’, pop-rock, guarda che ti spedisco a piedi!”

” Minaccia, minaccia pure…e io non ti dico chi ho visto oggi…”

“Sai che cosa me ne…”

” Mario “

Colpo basso, sto zitta.

” Senti Paola, tu sei sempre stata un po’ cretina, pazienza,non ci sai fare, ma a ventiquattro anni, bisognerebbe essere un po’ più…senti ( prevale lo spirito commerciale) ho dieci reazioni da fare, se mi dai una mano…”

” Ma và al diavolo!”

Verso le tre ritorna all’attacco.

Il telefono ha già squillato per tre volte, la Kitty, la Fogli, una certa Lilli..

” senti Michele, mi son rotta di rispondere alle tue telefonate, ma cosa cavolo gli racconti a ‘ste poverine..che sei orfano ?”

” Non è necessario, basta che dica che ho una sorella che insegna Chimica..e mi vogliono consolare tutte !”

” Ma no, sul serio, cosa gli dici ?”

“..Bè, in genere mi faccio vedere allegro, un po’ su di giri, poi, se c’è una che mi piace un po’, le ” confesso ” ( a lei sola !!!) che è tutta una montatura, che in realtà non sono così come mi vedono gli altri, dico che non mi capisce nessuno..che mi sento solo…”

Non è proprio vero ma funziona sempre.

” Sei un mostro!”

” Ma no, Paola, è l’aggancio che conta: dopo..dopo si vede se dura o no..ma se non c’è l’aggancio..Tu Mario non l’hai agganciato, ne sono sicura, te ne stai sempre sulle tue..adesso che è tornato dovresti farti vedere diversa da come sei, per poi confessare ( a lui solo !) che invece…capito ?..e ora me le fai le reazioni ?

” Dai qua !”

C’è riuscito.

Michele mi ha trascinato in discoteca.

” Dai, scema, muoviti un po’, anche se sei un po’ stagionata, la tua figura la puoi anche fare..facciamo così tu mi porti su in macchina..senti un po’ di musica decente ..e poi..”

“Io? ..Con la tua banda di deficienti?!! Ma tu sei matto da legare..e magari mi trovo la Poli e la Fogli sulla pista!!”

“..e poi..” continua imperterrito…” vai al bar, dove tra le dieci e le undici di ogni sabato sera c’è sempre un tale, bruno, coi baffi che beve sambuca. 

Da solo”

Ammutolisco..” Sei sicuro che c’è? ..”

” Che io sappia, Mario cambia difficilmente abitudini”.

Eccolo lì, seduto a bar, i capelli un po’ lunghi, giubbotto, maglione e sambuca.

Resto ferma un attimo, sono indecisa…poi mi vede…

” Ciao Paola! Che sorpresa, e alla ” Beccaccia ” poi!!”

” Ciao, sono qui con degli amici ( esito) ..di Michele..( vince la sincerità).

“..mi sono lasciata trascinare…”

” Beh è un po’ presto per fare la balia, no? Perchè non andiamo a farci un giro? Qui c’è una confusione bestiale…”

Appena soli in macchina comincia a raccontarmi dell’Arabia, dei momenti brutti passati…” mi sono sentito terribilmente solo, non pensavo che a tornare, invece, arrivato qui, è stata una delusione…ancor peggio, che laggiù..gli amici sparpagliati, i parenti, dopo i primi entusiasmi, ti chiedono solo quando riparti..lo dico a te sola Paola, io qui non mi ci trovo, probabilmente firmo un altro contratto e riparto.”

Sono ammutolita. Anche lui come Michele. E pensare che dovevo essere io ad agganciarlo! Se non fosse stato per la lezioncina di pop – rock ci sarei cascata come una pera!!!

Lo guardo negli occhi. Ha proprio l’aria abbattuta..come finge bene..cosa fanno le Kitty e le Lilli in questi casi ?. Mi faccio agganciare ? 

Poi si vede se dura, ha detto Michele.

O.K. Rischiamo. Lo consolo, gli faccio sentire il calore del ritorno in Patria.

“..Sei straordinaria..Paola..”

Dite quello che vi pare ma sono contenta di essere fatta fessa.

Al ritorno, in macchina, mi aspetto un terzo grado da Michele, che, invece è insolitamente silenzioso.

” stai male ? Dì la verità, cos’hai bevuto ?”

” Ma niente..tre coche…due fanta…”

” Sei matto ? Vomiti di certo!”

” Ma no, sono…sono un po’ giù”

” Oh bella, e perchè scusa ..non ti capisce nessuno ? O magari ti hanno capito tutte quante oramai !!!”

” Porca miseria.Per una volta che mi prendo una cotta davvero, quella non ci crede !”

” Alleluja! Finalmente una “dritta”!”

” Ma che ” dritta ” poverina..ha un sacco di guai..il padre si è risposato da poco e la matrigna la detesta..non ci crede che un ragazzo le possa voler bene!…dice che la voglio fregare…”

” E non è vero ?”

” No, che non è vero, con tutti i suoi guai..figurati se mi ci metto anch’io!”

” E tu consolala, no? Offrile la tua amicizia..vedrai che un po’ alla volta la convinci…”

” Non sei poi completamente rimbambita..Mi sa che ci provo..a proposito, e Mario? “

” Mario niente. Mi vuole fregare, proprio come fai tu con le tue Kitty..”

” Sarà, ma mi ha chiesto dieci volte di portarti su alla ” Beccaccia”, e almeno cento se hai il ragazzo…capirai..sai chi ti carica a te! e poi, questa è la più bella..se hai il passaporto..si vede che vuole esportarti senza pagare dazio !!”

Ridacchia, è già rasserenato l’ex infelice- per- amore.

” Ohei, potevi anche dirmelo, no?”

“E che cosa ho appena fatto ?”

” Ma prima, scemo, prima! Lo sai che stavo per ridergli in faccia quando ha attaccato la tiritera del ” sono solo ” ? Pensa che disastro.”

” Ridergli in faccia ! TU ! Ma fa’ il piacere, sei troppo cotta ormai, meno male che ci sono io..”

” Capirai..ci sei tu!”

” Intanto io mi sono informato”

“Cosa ? Informato? ..e su che ?”

” Sei mia sorella, no? e pure un po’ scema, per cui mi sono informato; starà qui ancora un anno, e per quando ritorna, ha già fatto richiesta per l’alloggio che spetta agli sposati, per cui…fatti il passaporto.”

Se voleva lasciarmi secca c’é riuscito.

“..Ma come ti è venuto in mente? E poi come fai a sapere queste cose così riservate..”

” Ma la Kitty, no? Suo padre chi credi che sia ?”

” Oh Dio Santo !”

” Non esageriamo, è un pezzo grosso d’accordo, ma da qui a paragonarlo a…” 

Gli mollo uno scappellotto…meno male ( per lui ) che sto guidando..sono quasi commossa..guarda come si è dato da fare… per me..”

” e intanto..”continua lui , ” dato che starai qui ancora un anno e io, Chimica, ce l’ho per quest’anno solo, accetterò, come segno di gratitudine da parte tua..la risoluzione di tutti i problemi di stechiometria, nonché delle eventuali reazioni che mi verranno assegnate nell’anno scolastico in corso….Firma qua..”

Non è possibile che abbia un foglio.

Ce l’ha.

Accosto, spengo il motore e firmo.

Buona giornata.