“Cantare”, di Vittorio Zingone. mrg

Cantare

Ho voglia di cantare questa sera
la canzone più bella dell’amore
quando vieni a sederti a me vicina.
Mi fan felice le allegre tue risate
e le parole son com’acqua pura
che sgorghi da una roccia a primavera
e scorra fra erbe fresche e tenere
mormorando lieta una canzone.
Non oso guardarti per non innamorare
e poi veder svanire questo amore
come gocce di rugiada a primavera.
Vedo sbocciare fiori sulle prode
se immagino d’andare per sentieri
tenendoti per mano verso sera;
vedo farfalle danzare intorno al sole
se tu mi guardi con gli occhi tuoi viola.
Il freddo che mi penetra nel cuore
svanisce d’incanto se penso a te, Morena,
le nebbie si dissolvono nel nulla
ed un sole tiepido m’appare
se penso di baciar le labbra belle.
Ma son fatui fuochi i dolci sogni
che svaniscono qual lievi nubi in cielo
se un alito di vento sol le sfiora.