Ue e Italia in lutto: morto il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli.

È morto all’età di sessantacinque anni Da-vid Sassoli, Presidente del Parlamento eu-ropeo. Era ricoverato in ospedale dal 26 di-cembre.

Lunedì era stata diffusa la notizia del suo ricovero in Italia per il sopraggiungere di una grave complicanza dovuta a una dis-funzione del sistema immunitario.

Il ricovero in ospedale è avvenuto a causa di una complicanza dovuta ad una disfun-zione del sistema immunitario.

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E’ morto all’età di 65 anni il presidente del Parlamento europeo David Sassoli. Soltanto lunedì era stata diffusa la notizia del suo ricovero in Italia per il sopraggiun-gere di una grave complicanza dovuta ad una disfunzione del sistema immunita-rio. Il suo portavoce Roberto Cuillo riferi-sce che Sassoli si è spento all’1:15 dell’11 gennaio presso il CRO di Aviano (Pordeno-ne) dove era ricoverato. La camera arden-te sarà aperta giovedì in Campidoglio. 

funerali si svolgeranno venerdì 14 genna-io alle 12 nella chiesa di Santa Maria degli Angeli in piazza della Repubblica, a Roma.

Sassoli è stato il secondo presidente italia-no del Parlamento europeo dopo Antonio Tajani da quando l’assemblea di Strasbur-go viene eletta a suffragio universale. Il suo incarico sarebbe scaduto a giorni: la prossima settimana la riunione plenaria dell’Europarlamento che si riunirà a Stras-burgo per eleggere il suo successore.

Due ricoveri in pochi mesi, il primo per le-gionella – Sassoli era ospedalizzato dal 26 dicembre per una grave complicanza dovu-ta ad una disfunzione del sistema immuni-tario”. Per il presidente del Parlamento Ue si trattava della seconda ospedalizzazione nel giro di pochi mesi. Il 15 settembre era stato ricoverato all’Hopital Civic di Stras-burgo per una “brutta” polmonite da legio-nella, sebbene apparisse in “buone condi-zioni”. Dopo una settimana era stato di-messo ed era rientrato in Italia per conti-nuare le cure nel proprio Paese. La conva-lescenza si era rivelata però molto lunga, costringendolo a seguire da remoto le riu-nioni dell’Europarlamento per l’intero mese di ottobre. Solo all’inizio di novembre ave-va annunciato il rientro alla vita politica, tornando a presiedere in presenza la ple-naria alla fine del mese. Poi, il 26 dicem-bre, il nuovo ricovero.

“L’ impegno di Sassoli ha avuto al centro un’idea della politica come servizio per i cittadini. Il suo impegno principale da par-lamentare europeo e presidente del Pe, quasi un’ossessione, è stata quello di riav-vicinare le istituzioni europee ai cittadini, cioè di costruire un legame, di dare digni-tà all’istituzione Parlamento europeo”, ha ricordato il portavoce Roberto Cuillo. “Sassoli – ha poi aggiunto – era un nativo democratico ed ha cercato sempre di rap-presentare questa identità nuova al Paese. Credeva fortemente nell’allargamento del fronte progressista anche su basi nuove politiche, culturali e sociali”.

Dal giornalismo alla politica – Prima volto familiare del Tg1 e poi presidente del Par-lamento europeo, quella di David Maria Sassoli è stata una vita divisa fra il giorna- lismo e la politica, a cavallo fra Firenze, Roma e Bruxelles fino a diventare nel 20- 19 presidente dell’Europarlamento.

Nato nel capoluogo toscano il 30 maggio 1956, ha frequentato da giovane l’Agesci, Associazione guide e scout cattolici italia-ni. Il padre era un parrocchiano di don Mi-lani e lui ha cominciato fin da giovane a la-vorare per piccoli giornali e in agenzie di stampa prima di passare a Il Giorno e poi fare il grande salto in Rai. Fiorentino di na-scita ma romano di adozione, era diventa-to un volto noto alle famiglie italiane so-prattutto per la sua conduzione del Tg del-la rete ammiraglia della Rai, di cui è stato anche vicedirettore durante l’era di Gianni Riotta. Una carriera che si chiuse nel 2009, quando Sassoli decise di dedicarsi alla po-litica.

Candidato come capolista del neonato Partito democratico nella circoscrizione Italia centrale, il presidente del PE venne  eletto la prima volta con oltre 400mila pre-ferenze e, forte di questo successo, diven-ta subito il capo della delegazione del Pd al Parlamento europeo. Nel 2013 il tentati-vo di rientrare in Italia come sindaco di Ro-ma si incaglia nelle primarie del Pd. Candi-dato in quota franceschiniana, Sassoli si piazza secondo, battendo il futuro presi-dente del Consiglio Paolo Gentiloni ma ot-tenendo la metà dei voti di Ignazio Marino.

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