
Una cosa importantissima che aiuta a scrivere romanzi, racconti e storie in generale, sono i sogni. Un regista italiano famoso, che ha vinto quattro premi Oscar ed è morto qualche anno fa, ha lavorato per molto tempo con uno scenografo parecchio bravo e famoso che sognava spesso. Tutte le mattine, quando si trovavano per fare colazione, il regista chiedeva al suo amico scenografo di raccontargli i sogni che aveva fatto quella notte e, siccome quello scenografo era bravo anche a fare i sogni, ogni mattina gli raccontava l’ultimo suo sogno fresco di nottata; e anche se non aveva sognato niente, per non deludere il suo amico regista, se ne inventava uno lì per lì.
Io di sogni ne faccio un bel po’ e qualche volta me li scrivo il mattino dopo in un quaderno, per non dimenticarmeli, perché i sogni si possono dimenticare sia quando si dorme sia quando si è svegli, ma quando si dorme è impossibile prendere appunti.
Ma anche quando ci si sveglia non è sempre facile mettersi lì a prendere appunti, perché se, per esempio, sei uno come me che arriva quasi sempre in ritardo agli appuntamenti, la mattina non hai mai molto tempo a disposizione. Che poi, da questo fatto di arrivare sempre in ritardo agli appuntamenti, mi ha detto un mio amico, si può guarire. Lui, che è uno di quelli che arriva agli appuntamenti sempre perfettamente in orario, e spesso anche in anticipo, dice che basta iniziare a fare le cose che si devono fare un po’ prima, perché il tempo manca sempre in fondo, ma quando siamo in fondo ormai è tardi.
Io gli ho detto che per me non è così; a me il tempo di solito manca nel mezzo, non in fondo; cioè, quando inizio a fare una cosa sono quasi sempre puntuale; è dopo un po’ che ho iniziato a farla che guardo l’orologio e dico: «Boia, com’è tardi!». E da quel momento in poi vado regolare, senza perdere tempo, ma quando arrivo, arrivo sempre perfettamente in ritardo. Ed è per questo motivo che spesso non riesco a scrivere i sogni che faccio la notte.
Ad ogni modo, avere un quaderno dei sogni è molto utile perché ti può dare un sacco d’idee, e la scrittura creativa deve essere sì creativa, ma mica ti puoi inventare proprio tutto tutto su due piedi. Ma questo lo racconto dopo, adesso devo andare perché… sono in ritardo.
(Tratto da La vita è solo una malattia mortale sessualmente trasmissibile? J. Iobiz, 2021)
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L’ha ripubblicato su @iobiz.
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